Regia di George Cukor vedi scheda film
Io l'ho trovato una bella commedia agrodolce, comunque diversa dalla tipica screwball comedy americana. Come in molti film di Cukor c'è sempre una parte amarognola e a tratti vagamente disturbante che appannna i lustrini e i guizzi della commedia tipica. E' un bel film, come dicevo, che comunque vedo lontano dal capolavoro di cui molti parlano; non riesco a ravvisare, forse per mia miopia, gli elementi che mandano in visibilio certi critici.
I personaggi (tranne forse quello della Hepburn) hanno una certa ambiguità quanto al loro essere buoni o cattivi. Se infatti la truffa di Hyde Park può essere vista come una pensata per raggranellare quattrini di emergenza, il tentato furto dei gioielli è abbastanza odioso, perché la cameriera sarebbe finita in galera al posto loro. Il padre di lei, inoltre, è un personaggio abbastanza patetico, perché schiavo dell'alcol, del gioco d'azzardo, e succube di una smorfiosa a cui non importa niente di lui. Il travestimento della Hepburn, invece, non mi richiama alla mente ambiguità, ma mi sembra una buona idea per alcune situazioni abbastanza divertenti. In generale, poi, il film offre altri momenti spassosi e tutto sommato spensierati. Difficilmente inquadrabile, invece, ho trovato il personaggio della ragazza ricca (o ex-ricca): è un misto tra orgoglio di classe, frammenti di altruismo, amore e interesse.
Una battuta memorabile: adesso sarai una donna come le altre; i complimenti ti faranno piacere, mentirai, stuzzicherai, ti mostrerai indifferente, o magari interessata a qualcun'altro.
In poche parole: è un buon film, moderatamente divertente, un po' acido a tratti, un po' ambiguo in altri, veloce e ben diretto, in parte commedia e in parte serio.
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