Regia di Bob Vosse vedi scheda film
Seconda parodia per adulti di un classico, diretta senza troppa attenzione da Bob Vosse, futuro cineasta dell'hard a destinazione domestica.
In prossimità del Pianeta Tyros (Tiro nella versione italiana) - situato nella costellazione di Lesbo e governato dal dispotico Balthazar (Howard Darkley) - le navicelle spaziali di passaggio scompaiono. Gli equipaggi finiscono prigionieri del sovrano, che è impotente ma organizza spettacoli sessuali a cui piace assistere. La principessa Layme (Robin Cannes) si trova su Plutone, alla ricerca di qualcuno che possa condurla a Tyros per liberare la sorella, la principessa Orgasma (Laurie Smith), prigioniera di Balthazar. Troverà, disponibili ad accettare la missione, Brinker Duo (Paul Thomas) e Mark Starkiller (Richard Pacheco).
Bambole erotiche: Paul Thomas e Mai Lin
Seconda parodia hard di Guerre stellari (George Lucas, 1977) che fa seguito al più riuscito Star babe (Jack Genero, 1977). Opera di Bob Vosse (1927 - 1999), regista che non è mai stato una cima nemmeno nelle luci rosse, tanto che nonostante abbia diretto quasi ottanta film questo è probabilmente il suo titolo più famoso. Personaggio singolare, Vosse esordisce nel lontano 1961 con un documentario sportivo (Surf's up), al quale faranno seguito altre due opere del genere (Have board will travel e Blue safari). Per una decina d'anni si ritira dalle scene e ricompare nel 1978 con Tina's party, il primo porno di cinque filmati su pellicola. Dal 1979, con Swedish erotica 283, inizia a girare direttamente in home video e resterà legato principalmente a questo tipo di produzione (con valori molto bassi) sino al 1995. Vosse è quindi un pioniere dell'hard da cassetta, quello che si allontana sempre di più da una corretta definizione di cinema. Per questo Sex wars torna ad utilizzare la celluloide e punta a sfruttare un titolo celebre offrendo alcuni momenti a parodia del noto Star wars diretto da George Lucas: il bar su Plutone in particolare (proposto all'inizio e alla fine), costumi di scena modellati sulla falsariga degli originali e un bidone aspirapolvere (aerofago) che ricorda vagamente C1-P8. Il resto sono ovviamente scene, realizzate piuttosto male, di amplessi mostrati con sottofondo di una terribile musichetta elettronica, composta appositamente da Bert Schenk. Di effetti speciali è arduo parlare, dato che perlopiù si riducono a modellini di astronave e a riprese di recupero che mostrano (durante gli orgasmi) eruzioni vulcaniche o esplosioni abbaglianti in cielo. Nel cast il sempre presente Paul Thomas e, in una particina, l'asiatica Mai Lin. Se il manifesto dell'edizione italiana non è un fotomontaggio, si tratta di uno degli ultimi porno usciti nelle sale a luce rossa dopo la metà degli anni Ottanta. In videocassetta (label Blue Movie) è circolato con il titolo originale di Sex wars.
Bambole erotiche: Paul Thomas e Mai Lin
"Di notte, ricordati di guardare le stelle. Dove sto io è troppo piccolo perché possa mostrarti dove si trova la mia. Meglio così. La mia stella sarà per te una qualsiasi, e allora ti farà piacere guardarle tutte... Saranno tutte tue amiche."
(Antoine de Saint-Exupéry)
F.P. 28/01/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 81'43")
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