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Le repos des braves

Regia di Nicolas Anthomé, Guillaume Brac vedi scheda film

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La recensione su Le repos des braves

di alan smithee
7 stelle

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MUBI

Dopo aver valicato le Alpi, affrontando situazioni climaticamente e fisicamente ardue e degne di una vera e propria epopea, un gruppo di anziani ciclisti si appresta a raggiungere il mare, e le località climaticamente ben più accoglienti della costa sud della Francia.

Anche quest'anno la sfida, per chi è riuscito ad arrivare con le sue forze, risulta vinta.

Intenti a rifocillarsi nel punto di ritrovo di una amena località di mare, i ciclisti si scambiano confidenze, che prima o poi finiscono per toccare le incognite legate ad una età che ormai avanza, e, di conseguenza per molti, la problematica di una solitudine che uno sport che richiede devozione e sacrificio come il ciclismo, li aiuta spesso a rifuggire.

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Coinvolto nel suo primo documentario, il regista Guillaume Brac, coadiuvato nella direzione dal collega Nicolas Anthomé, riesce a rendere stoico ed edificante il faticoso viaggio dai toni sacrificali che eleva l'anziano sportivo ad un coraggioso emblema di risolutezza e tenacia, e nello stesso tempo ne scava nel profondo le delicate sfaccettature personali, tutte diverse e tutte simili, che hanno indotto questi anziani, spesso soli ma dotati di tenacia e buone condizioni fisiche, a votarsi ad un interesse sportivo che implica sacrificio ed impegno personale, e non solamente un generico affiatamento tipico di certo tipo di tifo che rimane fine a se stesso e di mero atteggiamento esteriore. 

Poi ci sono le strade, tortuose e ripide di montagna, battute da venti gelidi e precipitazioni che invogliano a tirarsi indietro; c'è la passione che lega l'uomo allo strumento, ad una bici che va rispettata nella meccanica semplice ma anche complessa dei suoi componenti che necessitano di costante attenzione e controllo. 

Nei volti traspira evidente, quando giunti al sospirato traguardo, la soddisfazione indelebile che trasforma le smorfie di fatica in sorrisi distesi, attenuando, almeno in parte, i solchi che una vecchiaia ingrata ha inciso sul volto di questi tenaci ed indomiti uomini non più giovani, con l'efficacia di uno scalpello iriverente.

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