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Piombo rovente

Regia di Alexander Mackendrick vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Piombo rovente

di Ethan01
10 stelle

Capolavoro

J. J. Hunsecker (Burt Lancaster), un potente giornalista privo di scrupoli, contrario a che sua sorella (Susan Harrison) sposi un giovane chitarrista (Martin Milner), incarica il suo collaboratore Sidney Falco (Tony Curtis) affinché monti uno scandalo per rovinare il giovane musicista.

Il raffinato regista scozzese Alexander Mackendrick, reduce del successo di due anni prima de "La signora omicidi", realizzò ad Hollywood "Sweet Smell of Success" (molto meglio il titolo originale piuttosto che il fuorviante "Piombo rovente"), probabilmente il suo capolavoro, sceneggiato alla perfezione da Ernest Lehman e Clifford Odets e prodotto dalla compagnia indipendente di Burt Lancaster.

Apparentemente ci troviamo di fronte a un noir, ma in realtà "Sweet Smell of Success" è un viaggio nel "lato oscuro" del giornalismo e delle sue dinamiche scellerate: era dai tempi de "L'asso nella manica" che non si vedeva un così feroce attacco al "quarto potere".

"Amo questa sporca città!" dice J.J. Hunsecker in una scena del film, osservando il caotico squallore notturno della metropoli che lui in un certo senso "domina".

Infatti Hunsecker è colui che ha il potere, attraverso i suoi articoli, di innalzare o distruggere le carriere di chiunque. Il materiale che alimenta la sua rubrica però gli viene fornito dal suo scagnozzo: Sidney Falco. Falco è un arrivista, un arrampicatore sociale, che si sporca le mani al posto del suo padrone e si nutre dei "rifiuti" che gli vengono lasciati, nella speranza di ottenere qualcosa di ben più grosso in futuro.

Mackendrick dirige in maniera vibrante e sinuosa, valorizzando al massimo le ambientazioni notturne e scegliendo, molto coraggiosamente, di rinunciare al lieto fine.

Grande gioco di attori: a dir poco strepitoso Tony Curtis, sorprendentemente in un ruolo negativo; ed eccezionale Burt Lancaster nella parte dell'odioso e glaciale giornalista Hunsecker.

Grande fotografia di James Hong Howe e superba la colonna sonora jazz di Elmer Bernstein.

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