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Il furore della Cina colpisce ancora

Regia di Lo Wei vedi scheda film

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La recensione su Il furore della Cina colpisce ancora

di Immorale
8 stelle

Il giovane Chen, giunto dalla provincia, trova lavoro in una fabbrica di ghiaccio e divide la casa col cugino ed altri amici. Tutto sembrerebbe andare per il meglio ma il proprietario della fabbrica, Hsiao Mi, nasconde loschi segreti.

Chi non vorrebbe avere Bruce Lee come rappresentante sindacale ? Chi, segretamente (ma non troppo), non si spoglierebbe dell’accumulo di socialità e conquiste democratiche  e non sognerebbe di vedere il nostro eroe rovesciare quei lunghi tavoloni ove avvengono le noiose (e molto spesso inconcludenti) concertazioni lavorative e vederlo regolare in maniera molto più spiccia le questioni salariali con i vari Marchionne, Murdoch o proprietari di fabbrichette vari e con i loro scagnozzi in abito scuro ? Magari proferendo la stentorea battuta “Fermi ! Ascoltatemi ! cerchiamo di fare le cose per bene, le zuffe da strada non mi piacciono, se volete battervi (discutere)…fatelo con me !” Un sogno ad occhi aperti, semplificatorio e forse maniacale, inattuabile nella realtà; ma in quella cinematografica tutto è possibile. Quindi vediamo l’intrepido Bruce appoggiare le rimostranze dei suoi amici operai contro le trame oscure del loro padrone, venir tentato dalle lusinghe del potere (cibo e belle donne) e alfine sconfiggere il diabolico boss in uno scontro all’ultimo sangue. Una icona cinematografica ormai immortale, al pari dell’ispettore Calla(g)han o di John Wayne, che riempie la scena solo con la sua presenza e copre i difetti di uno svolgimento comunque abbastanza risaputo e alcuni in­serti comici fuori luogo e non troppo convincenti. Nel film di Lo Wei si respira un’aria “piacevolmente” semi-professionale, insomma, senza particolari guizzi recitativi da segnalare (almeno fino all’entrata in scena del protagonista). I combattimenti toccano punte di eccellenza coreografica, con l’unico neo rappresentato dalla scelta di inserire ingenuità iperboliche francamente fuori luogo, soprattutto nella resa dei conti finale ove queste trovate annullano in modo sostanziale la prorompente fisicità marziale espressa da Lee e da Han Yin-chieh. 

Sulla trama

Sindacale.

Su Lo Wei

Accondiscendente.

Su Bruce Lee

Marmoreo.

Su Maria Yi

Ispiratrice.

Su Han Ying Chieh

Bieco.

Su Tony Liu

Inconcludente.

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