Regia di Lo Wei vedi scheda film
Nonostante il titolo italiano, e' il primo gongfu di Bruce Lee. Un qualcosa, per l'epoca, di diverso, in grado di dare avvio a un nuovo sottogenere e, addirittura, di fare esportare e dare notorieta' in occidente alle arti marziali. Bruce Lee riparte laddove aveva mosso i primi passi e da qui conquista non solo Hollywood (l'anno dopo la Warner Bros arrivera' a ingaggiarlo per I Tre dell'Operazione Drago), bensi' il mondo, diventando in soli due anni un mito ancora sfolgorante a distanza di 50 anni dalla sua prematura dipartita. A parte alcune esagerazioni nei salti e idiozie da parodia (la gabbia degli uccelli lanciata precisa in modo che resti agganciata a una trave), e' un film che conferisce realismo alle pellicole di Hong Kong. I combattimenti sono tuttora spettacolari. Il sangue scorre a fiumi, tra tagli, spruzzi e ferite provocate dai pugni. Bruce Lee gigioneggia incontrastato (non ci sono antagonisti all'altezza), ma fa il suo anche Lo Wei dietro la mdp. Musiche valide, piu' che buona la fotografia. Nel suo piccolo, un capolavoro che si lascia sempre vedere con piacere.
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