Regia di Crane Wilbur vedi scheda film
Il mostro che uccide è un pipistrello, in giacca, col cappello e con tanto di guanti di raso. Un film che farà piacere a coloro che amano teatralità ed ironia vecchio stampo.
Un giallo con velleità thriller ci conduce nell'isolata casa abitata da una famosa scrittrice, guarda caso di gialli, che si vedrà costretta ad avere a che fare con "il pipistrello", che tradotto approssimativamente diventa il mostro che uccide, assassino seriale per (forse) il vil denaro. E di forse, di approssimazioni e di deficienze la sceneggiatura ne lascia diverse lungo lo svolgimento di questo film che accusa gli anni trascorsi, soprattutto nelle ritmiche e nel montaggio, non sempre al'altezza di un film di genere. Così la tensione non riesce a decollare ed i colpi di scena non sempre riescono ad arrivare con la necessaria forza espressiva. Resta però interessante per come è curato e compito nella forma, come solo la cinematografia di un tempo riusciva a fare, nonché per quel gusto dell'ironia e della teatralità che per alcuni palati può risultare davvero piacevole. Chiaroscuro.
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