Regia di Alessio De Leonardis, Fabrizio Moro vedi scheda film
"Ricordate der ghiaccio a Gio' "
L' esordio alla regia di Fabrizio Moro è un opera che lavora sui cliché del genere , senza riuscire a ribaltarli. Il risultato è che in "Ghiaccio" troverete quasi tutto quello che vi aspettate da un film sulla boxe: una giovane promessa che rischia di buttare il proprio talento ( Giacomo Ferrari), un coach che nel giovane rivede se stesso ( Vinicio Marchioni, la cosa migliore del film) , una borgata come sfondo, un sottobosco criminale che non sta solo a guardare. Però il lavoro in fase di scrittura dei personaggi è ottimo ed affonda nella realtà senza paura, il film ha un ottimo ritmo ed è capace di alternare a momenti di tensione altri di estrema delicatezza ed intimità, senza scadere nella retorica. La tetra e deprimente cornice del Quarticciolo ( quartiere degradato nell'estrema periferia Est della capitale) poi ha il suo peso ed il suo effetto nel dare alla vicenda coordinate estremamente popolari. Non sarà il nuovo "Toro Scatenato" o "Alì", ma "Ghiaccio" , concentrandosi più sull'effetto della boxe fuori che dentro al ring, mantiene una rabbia genuina fino alla fine
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