Regia di Julien Temple vedi scheda film
Temple è lo stesso regista della grande truffa, The great rock'n'roll swindle, il film-documentario ideato da Malcolm McLaren che accompagnava i trionfi (quantomeno commerciali) dei Sex Pistols in tempo reale, tessendone smisurate lodi ed accompagnando per così dire la realtà dei fatti con l'invenzione di qualche leggenda ad hoc. Ma McLaren e le sue 'creature' non sono mai andati molto d'accordo, se non per quanto riguardava ciò che facesse crescere i conti in banca di tutti quanti. Così, con una ventina d'anni trascorsi nel frattempo ed una reunion (1996) alle spalle, con un Vicious in meno ed un ritrovato Matlock (il bassista originale della band: non tutti sanno che Vicious entrò a giochi ormai fatti ed il basso su Nevermind the bollocks, unico disco del gruppo, lo suona il chitarrista Steve Jones), Temple torna a riscrivere la storia dei Pistols sondando direttamente le voci dei protagonisti. Fra gli insulti, i soliti, di Rotten (ce n'è per tutti, e ci mancherebbe altro: dite tutto quel che volete, ma non potete negare che il ragazzo abbia del carattere) e le goliardate di Jones e Cook (il batterista), fra le rivendicazioni di Matlock e la ricostruzione di un'epoca affidata a reperti tv, documentari, immagini di quegli anni, ecco che riscopriamo i travagliati tempi dell'Inghilterra di fine anni '70 e con essa meglio comprendiamo le ragioni della nascita di un fenomeno apparentemente superficiale (non è solo rock and roll, verrebbe da dire, storpiando gli Stones) come quello dei Sex Pistols. Un bel lavoro, sicuramente più attendibile della grande truffa di due decenni precedente, che parte dai fatti (immagini concrete di quel periodo, pareri di chi l'ha vissuto in prima persona) per arrivare ai fatti, senza tanti giri di parole, inneggiamenti agiografici o altro. 7/10.
Ascesa e declino del fenomeno musicale, sociale, politico, modaiolo, giovanile, affaristico dei Sex Pistols, ricostruito tramite le voci dei protagonisti.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta