La recensione su Baby Oopsie

di undying

4 stelle

Titolo prodotto dalla Full Moon di Charles Band. Avrebbe dovuto avviare una nuova serie televisiva che, per fortuna, sembra essersi fermata al capitolo 2. La "bambola assassina" protagonista del film faceva parte del lotto presente in "Demonic toys", del quale Baby Oopsie rappresenta uno spin-off.

Sybil Pittman (Libbie Higgins) è una collezionista di bambole particolarmente mite ed educata. Il suo passatempo preferito consiste nel restaurare vecchi pupazzi. Cura pure un vlog sull'argomento, molto apprezzato dai suoi followers. Nella vita quotidiana è però perseguitata dai bambini del posto, dai colleghi di lavoro e in particolar modo dalla matrigna. Un giorno riceve, per posta, la testa rovinata di una bambola chiamata Baby Oopsie, che puntualmente adatta su un nuovo corpicino di plastica. Da quel momento qualcosa di misterioso inizia ad accadere: le persone che la maltrattano subiscono inspiegabili incidenti. Baby Oopsie, animato da una forza malvagia, ne è il responsabile.

Baby Oopsie: Libbie Higgins

La "Full Moon" è praticamente sinonimo di film low budget con pupazzi animati. Dal successo del buon Dolls [1] di Stuart Gordon, i film prodotti da Charles Band con protagonisti bambolotti posseduti non si contano più. Se ancora alcuni titoli del ciclo Puppet Master [2] avevano una loro ragion d'essere, in seguito purtroppo le offerte della casa, in termini qualitativi, sono sempre andate in calare. Questo Baby Oopsie ripropone una delle bambole protagoniste di Demonic toys, del quale peraltro ne è uno spin off. Le intenzioni di Band erano quelle di creare un ciclo destinato allo streaming, con rilascio a cadenza mensile di ulteriori episodi. A distanza di poco tempo è apparso Baby Oopsie 2 (settembre 2021), sequel ridotto alla durata di 40 minuti esattamente come una classica puntata di una serie di TV. Per fortuna, nonostante sull'imdb si siano scatenati i vari mestieranti coinvolti nel progetto (promuovendolo con il massimo punteggio), il pubblico pare non aver gradito più di tanto. Pertanto questo strazio audiovisivo dovrebbe arrestarsi al capitolo 2.

Baby Oopsie: il pupazzetto protagonista

Baby Oopsie, va riconosciuto, è più curato delle ultime opere di casa "Full Moon" [3], ma non per questo c'è da esultare. Sicuramente la cosa più interessante è stata quella di attribuire il ruolo di protagonista alla diversamente abile Libbie Higgins, un personaggio (sui 150 Kg di stazza) che sembra essere uscito da un quadro di Botero, con occhiali della dimensione di due oblò. Per il resto siamo dalle parti di un Chucky dei poveri, con questo questo bambolotto, dalla parlata sboccata e inarrestabile, mosso a mano e mai uguale da una scena all'altra. Le scene splatter sono realizzate al ribasso di verosimiglianza e alla fine il film, più che divertire, infonde una buona dose di tristezza. Che diavolo è successo a Charles Band? Ormai il suo nome è destinato a restare legato ai più brutti horror mai realizzati nel nuovo millennio. Baby Oopsie è in maggior parte opera di William Butler, regista e sceneggiatore da anni al servizio di Band e con quasi trenta film all'attivo, uno peggiore dell'altro. Due soli suoi lavori sono arrivati anche in Italia direttamente in home video: Madhouse (2004) e Furnace (2006).

NOTE

[1] Citato nel film per la breve comparsa della bambola Punch.

[2] Altro film omaggiato in Baby Oopsie, essendo presente una sequenza che vede un adolescente impegnato in un videogioco FPS basato su Puppet Master.

[3] Nei titoli di coda, Baby Oopsie è segnalata come produzione "Full Moon" n. 346!

Baby Oopsie: foto dal set

"Mi portavo sempre nel letto la bambola; gli esseri umani hanno bisogno di amare qualcosa e, in mancanza di un oggetto più degno di tenerezza, mi studiavo di provare piacere amando e vezzeggiando un piccolo idolo sbiadito, malridotto come uno spaventapasseri."

(Charlotte Brontë)

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