Regia di Patrick Lussier vedi scheda film
Il produttore esecutivo è Wes Craven. Il regista, Patrick Lussier, ex montatore di Craven, è un esordiente, la musica è un impasto di heavy metal e hard rock, lo sceneggiatore, Joel Soisson, è uno specialista del genere e il vecchio soggettista, Bram Stoker, è un genio. Le referenze professionali di questa ennesima variazione su Dracula sembrerebbero esemplari. Il film è disastroso. Agli attori ingaggiati per questo tipo di film non si chiede, di solito, un’abilità particolare nell’indossare i costumi e fare qualche smorfia (dolore, paura, sgomento, ferocia), i volenterosi di “Dracula’s Legacy” sono inconsistenti. Le aspiranti attrici, scartate da qualche provino per il paginone centrale di “Playboy”, sono pessime e l’unico decente è Christopher Plummer. Ambientare le scorribande al sangue del signore delle tenebre nel mondo moderno non è particolarmente originale e i nomi dei titoli di testa avrebbero potuto copiare da film più riusciti. New Orleans, città del carnevale, del vizio e del mistero, dovrebbe essere bandita dagli schermi per almeno due stagioni. Quanto ha pagato la Virgin per comparire in un numero sconsiderato di scene? Un investimento pubblicitario poco oculato.
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