Regia di Steven Soderbergh vedi scheda film
Due poliziotti messicani che lavorano al confine con la California, un paio di agenti della DEA impegnati nella protezione di un testimone chiave, un giudice della corte suprema dell'Ohio (Douglas) con una figlia sedicenne tossicodipendente, una brava madre di famiglia (Zeta-Jones) disposta a passare repentinamente allo spaccio di grosso taglio non appena vede profilarsi la possibilità di un tenore di vita minore dopo l'arresto del marito e un generale messicano (Milian) doppiogiochista e dai metodi spiccioli. Sono questi i personaggi che su fronti opposti o giocando sporco sono coinvolti nel traffico di droga che ogni giorno fa avanti e indietro dal Messico alla California. Soderbergh, partito dalla miniserie "Traffik" di Simon Moore, dirige alla perfezione un cast stellare e perfettamente intonato, con tocco degno del migliore Altman e una scelta radicale nell'uso di luci, spesso polarizzate, e colori: ocra per quelli del deserto messicano, blu ghiaccio per le riprese a Washington e grigio plumbeo per quelle a San Diego. Amaro, magnificamente sceneggiato, servito dalle musiche di Cliff Martinez che si avvalgono di strumentisti eccellenti come Herbie Hancock, David Torn e Michael Brook, Traffic è una delle opere di punta di Soderbergh, con un ritratto a tutto tondo del traffico di droga, con le sue ricadute sul sociale e sul personale.
Golden Globe 2001 a Benicio Del Toro come miglior attore non protagonista. Il film ha vinto 4 premi oscar 2001: miglior regista a Steven Soderbergh; migliore attore non protagonista a Benicio Del Toro; migliore sceneggiatura non originale a Stephen Gaghan e miglior montaggio a Stephen Mirrione.
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