Javier, poliziotto messicano, lavora con il collega Manolo alla frontiera tra Stati Uniti e Messico. I due sono alle dipendenze di Salazar, il principale esponente della lotta al crimine dello stato messicano. Le tentazioni sono grandi e, nonostante Javier tenti di resistere si troverà coinvolto in una situazione insostenibile. La Corte Suprema dello stato dell'Ohio ha nominato il nuovo capo della sezione antidroga: si tratta di Robert che nella vita privata deve affrontare la tossicodipenza della figlia. San Diego, un narcotrafficante accetta di testimoniare contro l'infame cartello Obregon. Per lui saranno guai...
Note
Steven Soderbergh, macchina da presa in spalla, ispirandosi a una miniserie televisiva britannica del 1989, si mette al telaio, sceglie i diversi colori della sua stoffa e comincia a tessere la trama. I fili si accostano, si sfiorano, tracciano curve, ombre, disegni che restano isolati, secondo una rigida economia del codice cromatico. La luce di Tijuana ha le tonalità giallo-arancio di un sole malato. I colori dell'Ohio e delle stanze del potere di Washington sono avvolte da un blu gelido. Il cielo di San Diego ha il chiarore neutro e uniforme delle news televisive e del docudrama hollywoodiano. "Nashville" è il modello alto della messa in scena. L'american beauty di fronte alla musica, alla disperazione di un incubo ("Magnolia"), a una guerra che non può essere vinta ha bisogno di un racconto, con tempi lunghi e attori bravissimi, che sia un puzzle e una rete. Senza giudizi o prediche. Il film ha vinto quattro Oscar: per la migliore regia, per l'attore non protagonista, la sceneggiatura non originale e il montaggio.
Noioso, noioso, noioso. Poco da dire se non diverse storie che si intrecciano sullo stesso argomento del traffico di droga. Una sola parola: come sono messi male negli USA.
Un po' troppa carne al fuoco, ma le storie si incrociano bene, solo nel finale, e la trama non è niente male e soprattutto non scontata come in tanti altri casi!
niente da dire è un gran bel film,mi sono commosso a vedere Tomas Milian invechiato nella parte di Salazar, un brivido ha scosso il mio cuore, sigh! che bello.
Scritto da Stephen Gaghan basandosi sulla miniserie britannica del 1989 Traffik di Simon Moore, il film di Steven Sodenbergh rivede a modo suo il genere thriller rivelandosi a sorpresa il mattatore della serata degli Oscar vincendone 4 su 5 nomination (Miglior regista, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio) dopo essere stato premiato con 2… leggi tutto
Fino a metà film e anche oltre avrei detto che era un bel film e un buon film, apprezzabile per le scelte delle diverse fotografie, per il modo seguito dalla narrazione, per l'uso della camera a spalla stile reportage; alla lunga però si è un pò perso e i toni retorici si sono alzati (come il mio fastidio), abbassando di conseguenza il mio giudizio. La vicenda ad esempio di M. Douglas,… leggi tutto
Noiosissimo romanzone sull'ancora più seccante tema - trattato ormai allo stesso modo e senza un briciolo di fantasia da decine e decine di film - del traffico di droga. Luci basse, atmosfere opprimenti, colori spenti; una camera nervosa e buone interpretazioni, in particolare Del Toro. Due ore e mezza così però sono poco distanti dalla definizione da vocabolario di 'tortura'. Dateci delle… leggi tutto
Scritto da Stephen Gaghan basandosi sulla miniserie britannica del 1989 Traffik di Simon Moore, il film di Steven Sodenbergh rivede a modo suo il genere thriller rivelandosi a sorpresa il mattatore della serata degli Oscar vincendone 4 su 5 nomination (Miglior regista, miglior attore non protagonista, miglior sceneggiatura non originale e miglior montaggio) dopo essere stato premiato con 2…
Ormai l'attesa di milioni di cinefili, avventori occasionali e divoratori di pop corn è agli sgoccioli: mancano infatti pochi giorni all'uscita nelle sale della nuova fatica di Alejandro Gonzàlez…
Questa è la prima parte di una playlist "under construction" dedicata al piccolo ma a volte grande Cinema (Indipendente?) Americano, dal 2000 ad oggi.
Si è parlato qui sul sito del Cinema…
La sensazione che si ha, guardando questo film, è di assistere ad un monumento solido ed allo stesso tempo di forte respiro artistico. La droga viene spacciata allo spettatore sotto tre forme diverse, passando da canali diversi che sono la strada, la famiglia e le istituzioni. La droga permea ogni cosa e viene assimilata in modalità diverse, generando diverse sensazioni che il…
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Commenti (11) vedi tutti
Grande film.
commento di Stelvio69Sicuramente il miglior film di Sodembergh,ottima trama e sceneggiatura e interpreti bravissimi. Gran bel film.
commento di TalassoUn film…da vedere!
commento di Blue Velveteottimo
commento di danandre67Nonostante i 4 oscar, il film in oggetto e' proprio una noia mortale su un argomento ormai trito e ritrito: la droga.
commento di steveunNoioso, noioso, noioso. Poco da dire se non diverse storie che si intrecciano sullo stesso argomento del traffico di droga. Una sola parola: come sono messi male negli USA.
commento di sillabaUn po' troppa carne al fuoco, ma le storie si incrociano bene, solo nel finale, e la trama non è niente male e soprattutto non scontata come in tanti altri casi!
commento di RageAgainstBerluscaSinceramente mi aspettavo di più.
commento di florentia viola7,5
commento di alex77niente da dire è un gran bel film,mi sono commosso a vedere Tomas Milian invechiato nella parte di Salazar, un brivido ha scosso il mio cuore, sigh! che bello.
commento di emil