La scontrosa e rissosa Diana non è capace di controllare la sua rabbia, ma la cosa più grave è che non intende provarci neanche. Poi un giorno scopre il mondo del pugilato. È così che inizia ad incrociare i guantoni sul ring. Da quel momento in poi ce n'è per tutti, nessuno escluso. Un gancio a Sandro, padre violento e autoritario, un diretto ai palazzoni popolari di Brooklyn, un uppercut alla scuola e alle sue compagne, un ko tecnico per Adrian, l'amore incontrato in palestra.
Note
La sceneggiatrice-regista Karyn Kusama, una debuttante, è rapita dallo sguardo irresistibile della sua protagonista (alcune delle inquadrature più riuscite di tutto il film), dal sudore degli allenamenti e degli incontri, dagli odori della cucina e dei piatti di casa Rodriguez, dalla disillusione composta del maestro di boxe, Hector, dalle carezze mancate e chiuse in un pugno. Il piccolo romanzo di formazione, con frequenti cedimenti didascalici, è un training faticoso: tanti giri di pista, affannarsi intorno a un sacco, imparare a colpire, difendersi e incassare in velocità, attaccare con rabbia e non ricordare. Il dolore di una madre suicida, i lividi di un match, la necessità di mettere al tappeto (lo snodo più fasullo del plot), proprio il ragazzo di cui si è innamorata, mentre il gong conta i round di un giorno come un altro.
La patina "ostinatamente" indipendente di "Girlfight" non lo esula dal tratteggiare alcuni aspetti tipici del disagio giovanile : la rabbia che esplode spesso, la marginalità sociale e l'amore che arriva a dare un pò di calore. Diana va avanti a forza di pugni e la regia la segue con frenetica attenzione nel suo tentativo di riscatto. Godibile.
Visto dopo MILLION DOLLAR BABY perde un po' del suo fascino, anche se questo è stato girato prima, ma vale comunque la pena vederlo. Magari non è all'altezza del film di Eastwood,ma è comunque un esempio di buon cinema.
Probabilmente dal punto di vista cinematografico non sara'il massimo con la sua aria troppo ostentata di produzione americana indipendente,ma il film volenti o nolenti è coinvolgente e ha una protagonista eccellente senza eccedere in istrionismi fastidiosi. leggi tutto
Il film possiede qualche buon elemento, come la protagonista e la buona regia di Kusama, ma è anche risaputo, e gli ambienti e la trama non raggiungono il livello sperato. Comunque non da buttare leggi tutto
Forza Panino Vs. il Signore della Morte Paolo Vidoz, medaglia di Bronzo supermassimi a Sidney 2000, poi, il professionismo. Pugile, agricoltore, cuoco. Per me, questo è un film. 9 ottobre 2004 : …
Due nobili arti - il cinema e la boxe - sono andate spesso a braccetto. E nessun arbitro è intervenuto a dividerle. Anzi. Sembra che la passione del cinema per il pugilato non venga mai meno, come confermato anche di…
Il film possiede qualche buon elemento, come la protagonista e la buona regia di Kusama, ma è anche risaputo, e gli ambienti e la trama non raggiungono il livello sperato. Comunque non da buttare
Probabilmente dal punto di vista cinematografico non sara'il massimo con la sua aria troppo ostentata di produzione americana indipendente,ma il film volenti o nolenti è coinvolgente e ha una protagonista eccellente senza eccedere in istrionismi fastidiosi.
Il film è buono, è un po' il prodromo di quello che ha vinto quest'anno l'Oscar, e spero di non vedere idee rubate su quest'ultimo. In questo film funziona praticamente tutto, non abbiamo un capolavoro ma un buon film: ben scritto, ben diretto, ben recitato, etc... Niente di che, ma è decisamente un buon film.
UN FILMINO MODAIOLO MA INTERESSANTE PER LA FOTOGRAFIA ED IL CONTESTO AMBIENTALE DOVE E' STATA IMMESA LA STORIA.LA RODRIGUEZ E' UNA FORZA DELLA NATURA E RECITA CON PASSIONE E FORZA.LA SCENEGGIATURA A VOLTE PERDE COLPI,MA LA REGIA ED IL RITMO RIMETTONO LE COSE APPOSTO.QUALCHE CADUTA DI TONO NELLA SCRITTURA CHE TOGLIE UN PO' SI TENSIONE.
La Bambi delle ferriere di “Flashdance”, per uscire dal bozzolo, balla e vola sulle note, la scontrosa e rissosa Diana (l’esordiente Michelle Rodriguez) incrocia i guantoni su un ring. Un gancio al padre violento e autoritario, un diretto ai palazzoni popolari di Brooklyn, un uppercut alla scuola e alle sue compagne, un ko tecnico per Adrian, l’amore incontrato in palestra. La…
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Commenti (4) vedi tutti
La patina "ostinatamente" indipendente di "Girlfight" non lo esula dal tratteggiare alcuni aspetti tipici del disagio giovanile : la rabbia che esplode spesso, la marginalità sociale e l'amore che arriva a dare un pò di calore. Diana va avanti a forza di pugni e la regia la segue con frenetica attenzione nel suo tentativo di riscatto. Godibile.
commento di Peppe ComuneVOTO : 6 Film conivolgente ma che non riesce a colpire al cuore.
commento di supadanyVOTO 6 un po noiosetto ma interessante
commento di arcarsenalVisto dopo MILLION DOLLAR BABY perde un po' del suo fascino, anche se questo è stato girato prima, ma vale comunque la pena vederlo. Magari non è all'altezza del film di Eastwood,ma è comunque un esempio di buon cinema.
commento di slim spaccabecco