Regia di Eyal Sivan vedi scheda film
Dalle 350 ore di filmato del processo ad Adolf Eichmann, che fu responsabile dell'intera organizzazione dello sterminio nazista degli ebrei, Eyal Sivan e Rony Brauman hanno estratto e rimontato due ore di sequenze (...) Sivan ha manipolato fotograficamente l'immagine opaca di questo individuo, sottraendola al passato remoto e restituendola al nostro presente.
Catturato a Buenos Aires dai servizi segreti israeliani nel 1960, il criminale nazista Adolf Eichmann viene portato a Gerusalemme. Qui, nell'auditorium della Casa del Popolo trasformata per l'occasione in tribunale, a partire dall'11 aprile 1961 prende il via il processo a suo carico. Dopo otto mesi di dibattimento, il 15 dicembre la Corte del distretto di Gerusalemme, composta da tre giudici israeliani di origine tedesca, pronuncia la condanna a morte. Eichmann ricorre in appello. Il 28 marzo 1962 il giudizio di primo grado viene confermato. Eichmann chiede allora la grazia al Capo dello Stato. Il 31 maggio la grazia viene rifiutata e Eichmann viene impiccato intorno alla mezzanotte.
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