Regia di Chloe Okuno vedi scheda film
Opera sorprendente, un thriller che fa bene il proprio dovere
Coppia di sposini si trasferisce in Romania per motivi di lavoro di lui , che è sempre fuori casa. Lei ( Maika Monroe, algida e lugubre, bravissima) è sempre sola in casa ed entra in paranoia sera quando si accorge che uno sconosciuto, dal palazzo di fronte, la osserva tutte le notti.
Chloe Okuno con pochi mezzi a disposizione firma un opera disturbante, accentuata dalla scelta di non tradurre il romeno parlato dai personaggi , cosa che enfatizza il senso di straniamento ed incomprensione della protagonista, tagliata fuori da una lingua che ancora non comprende, e che per questo si sente ancora più vulnerabile.
La camera è gli occhi della giovane donna, il suo sguardo, che scandaglia vicoli bui e angoli della casa, cortili e finestre, restituendo una percezione della verità, impossibile da verificare perché filtrata da un emotività entrata maldestramente in loop e per questo non affidabile.
Cosa resta da fare allora, quando le persone a noi più vicine sono in realtà idealmente lontane e non ci credono? Quando anche le istituzioni fanno un buco nell'acqua?
Sfruttando una location resa deprimente e desolante da un messa in scena essenziale, il film prova a tirare le somme e dà la propria risposta: non resta che affrontare le proprie paure, a qualunque costo.
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