Nella Georgia dell'Ottocento, una donna ridotta in schiavitù sfugge dai confini dei 55 acri del suo rapitore. Scopre così la scioccante realtà che si cela al di là del limite degli alberi ritrovandosi catapultata nel 1973.
Al suo debutto come regista la Ver Linden non trova di meglio che assemblare questo pasticcio scopiazzando idee di qua e di là (Antebellum?, The Village?) nel solco del politicamente imposto per il quale gli unici problemi che affliggono l'umanità sono la discriminazione razziale e sessuale. Non se ne può più. Qui si salva solo la colonna sonora.
In ordine puramente casual-cronologico: Jet, Pam Grier, Rolling Stone, Diana Ross, Life, Sanford and Son, Funk & Wagnalls Encyclopedia, Ebony, Angela Davis (“If They Come in the Morning”), Stevie Wonder (“Highr Ground”), Black Panther, Rosa Parks, Malcolm X, Fred Hampton: ed è subito coscienza di classe e conflitto.
“Mi servono… leggi tutto
In ordine puramente casual-cronologico: Jet, Pam Grier, Rolling Stone, Diana Ross, Life, Sanford and Son, Funk & Wagnalls Encyclopedia, Ebony, Angela Davis (“If They Come in the Morning”), Stevie Wonder (“Highr Ground”), Black Panther, Rosa Parks, Malcolm X, Fred Hampton: ed è subito coscienza di classe e conflitto.
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Commenti (3) vedi tutti
Parte bene ma da un certo punto in poi la vicenda si svolge in maniera troppo freddolosa e semplicistica... Comunque interessante e da vedere. Voto 6
commento di Aiace68Al suo debutto come regista la Ver Linden non trova di meglio che assemblare questo pasticcio scopiazzando idee di qua e di là (Antebellum?, The Village?) nel solco del politicamente imposto per il quale gli unici problemi che affliggono l'umanità sono la discriminazione razziale e sessuale. Non se ne può più. Qui si salva solo la colonna sonora.
commento di bombo1Alice in CommonLand.
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