Regia di Damiano Damiani vedi scheda film
Dovrebbe essere un thriller ma è mortalmente noioso. Noiosissimo anche come film erotico, nonostante cerchi di proporsi come tale grazie ai nudi - castissimi, data l'epoca - di Catherine Spaak (in parrucca cotonata nera) e di Florinda Bolkan, e grazie all' insipida bella presenza di Jean Sorel. Il racconto di Alberto Moravia "La marcia indietro" che fa parte dei "Nuovi racconti romani" di dieci anni prima (1959) non c'entra assolutamente niente, è totalmente di un'altra epoca, con altra ambientazione, personaggi diversi, ecc. Solo qualche aspetto della trama è rimasto, ma il regista sceneggiatore si serve soprattutto delle atmosfere del romanzo moraviano "La noia" - da lui messo in scena qualche anno prima - e della firma dello scrittore per rifilarci un film soporifero con un plot improbabile, tra personaggi della Roma bene che si annoiano e cercano di eccitarsi cinchischiando, sul filo del crimine, con la psicoanalisi fai-da-te e con il sesso in varie salse - ad es. voyerismo, lesbismo, provocazione di ragazzine proletarie - non sapendo cosa fare della propria vita. Il tutto prendendosi massimamente sul serio. Restano anni luce lontane le rivolte studentesche di quell'anno (1968), nominate solo per attualizzare il copione.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta