Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Ettore Scola,nonostante qualcuno oggi tenda a dimenticarsene,e'stato un autore di grand eimportanza per il nostro cinema.Sceneggiatore di talento prima e poi regista sensibile con un occhio particolare per temi sociali e con un'ottima mano nella conduzione degli attori,l'autore irpino sceglie la chiave della sordina per raccontare questa storia di intolleranza e sdegno civile,ambientata nel'38 a Roma,all'avvento delle elggi razziali.E il film,pur non essendo al livello dei migliori titoli del cineasta,dice la sua con garbo e sentita partecipazione sulla stupidita'dell'atteggiamento xenofobo.Bravi Abatantuono e Castellitto,forse piu'il primo del secondo,nell'essere dapprima avversari nel commercio,per poi guardarsi con stima sempre maggiore:spicca nel cast anche Gerard Depardieu,sommesso professore antifascista.E sebbene il pubblico non lo segua piu'di tanto da tempo,e la critica gli abbia rimproverato una forte involuzione(non sempre a torto), il cinema italiano haancora bisogno di gente come Scola.
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