Regia di Ettore Scola vedi scheda film
Nella Roma del 1938 il milanese Umberto ha un negozio di sartoria. Proprio a fianco c'è la merceria di Leone, un romano di origine ebrea estroverso e simpatico. Tra i due non corre buon sangue, anzi, si detestano fin dall'inizio.
Nella prolifica carriera di Scola mancano le risorse storiche. Se si eccettua la più che buona interpretazione di Abatantuono, soave ed irruente allo stesso tempo, e una calda raffinatezza nel narrare, Concorrenza sleale risulta debole e molto poco coinvolgente.
Non mancano momenti di sincera commozione ma, tutto sommato, sullo stesso tema il regista ha regalato pellicole decisamente più interessanti e più sviluppate.
Approssimativa anche la scrittura dei personaggi, che non risulta troppo curata e le cui psicologie non vanno oltre il semplice abbozzo; il risultato è nettamente più televisivo che cinematografico
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