Non è un bel periodo per Emily. La fortuna non le sorride e ha un mare di debiti a cui far fronte. Si fa così coinvolgere in una truffa nel settore delle carte di credito che la trascinerà nel ventre criminale di Los Angeles, con inaspettate conseguenze mortali.
La carriera di Emily che si dà agli affari illegali popolati da persone senza scrupoli, mai però come quelle che gestiscono quelli "legali", sfruttatori arroganti e subdoli fino alla pretesa del lavoro gratuito. Bel film conciso ed essenziale con una morale evidente che ti porta in fondo tutto d'un fiato.
L'apprendistato criminale di una forzata del catering è lo sbocco naturale per un talento imprenditoriale che sa di dover alzare il livello per raggiungere il target prefissato. Aubrey Plaza ha la faccia (tosta) giusta per soprassedere ai sentimenti pur di arrivare. La truffa è una sottile arte...da esportazione.
L’esordio newhollywoodiano nel lungometraggio (girato in tre settimane) di John Patton Ford, che arriva dopo una dozzina d’anni dalla sua opera prima presentata al Sundance, lo sbalestrato (artisticamente nel bene, à la Solondz) cortometraggio “Patrol” (fruibile liberamente su Normal Content), introietta la lezione cassavetesiana (ma in questa… leggi tutto
Debiti/disperazione/soldi facili/
Morale della favola: "O ti dai da fare in qualsiasi modo, anche rischiando grosso, oppure la tua vita si perdera' nel nulla.
Il film scorre via velocemente, pochissime "pause". Trama molto semplice, ma la bravura di Aubrey Plaza e Theo Rossi,
tiene in piedi questo film, tenendo in sospensione lo spettatore fino all'inaspettato… leggi tutto
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
Debiti/disperazione/soldi facili/
Morale della favola: "O ti dai da fare in qualsiasi modo, anche rischiando grosso, oppure la tua vita si perdera' nel nulla.
Il film scorre via velocemente, pochissime "pause". Trama molto semplice, ma la bravura di Aubrey Plaza e Theo Rossi,
tiene in piedi questo film, tenendo in sospensione lo spettatore fino all'inaspettato…
Classe 1984 di Wilmington, Delaware, she's the girl, "...and Aubrey was her name".
Per lei parlano i suoi film.
In attesa del proletticamente mitopoietico "Megalopolis" francisfordcoppoliano e di "Olga Dies…
L’esordio newhollywoodiano nel lungometraggio (girato in tre settimane) di John Patton Ford, che arriva dopo una dozzina d’anni dalla sua opera prima presentata al Sundance, lo sbalestrato (artisticamente nel bene, à la Solondz) cortometraggio “Patrol” (fruibile liberamente su Normal Content), introietta la lezione cassavetesiana (ma in questa…
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Commenti (5) vedi tutti
La carriera di Emily che si dà agli affari illegali popolati da persone senza scrupoli, mai però come quelle che gestiscono quelli "legali", sfruttatori arroganti e subdoli fino alla pretesa del lavoro gratuito. Bel film conciso ed essenziale con una morale evidente che ti porta in fondo tutto d'un fiato.
commento di bombo1L'apprendistato criminale di una forzata del catering è lo sbocco naturale per un talento imprenditoriale che sa di dover alzare il livello per raggiungere il target prefissato. Aubrey Plaza ha la faccia (tosta) giusta per soprassedere ai sentimenti pur di arrivare. La truffa è una sottile arte...da esportazione.
commento di maurizio73Sempliciotto e poco credibile ma almeno non annoia.
commento di gruvierazIl sesso debole ? Quello maschile. Una giovane donna prende in mano una situazione disperata e la porta a termine. Finale imprevisto. voto 6
leggi la recensione completa di filmista“Emily the Teacher, Emily the Mother, Emily the Something.”
leggi la recensione completa di mck