Regia di Gilberto Martínez Solares vedi scheda film
Nunsploitation ante litteram, nonché horror messicano tra i più interessanti, omaggiato da Robert Rodriguez e Quentin Tarantino con l'attribuzione del nome Santanico Pandemonium al personaggio interpretato da Salma Hayek in Dal Tramonto all'alba (1996).
Nel Medioevo, in una sperduta località messicana, tra le montagne è stato costruito un convento destinato a suore penitenti, decise a privarsi della libertà per condurre una vita monacale e di clausura, che prevede atti di autopunizione corporale con flagellazione e corda spinata (cilicio). Suor Maria (Cecilia Pezet), formatasi in precedenza nella società civile come infermiera, condivide con le sorelle la cupa atmosfera che regna tra le mura del sacro luogo, resa reazionaria da una madre badessa autoritaria e razzista. Un pomeriggio, mentre raccoglie fiori in un prato, incontra un uomo nudo: il diavolo sotto mentite sembianze umane, che la rivede in seguito per offrirle una mela (simbolo della tentazione e al tempo stesso del peccato originale). Quella sera, chiusa nella sua stanza, in solitudine, turbata dalla visione si procura dolorose ferite, ma ormai non può più respingere quella presenza di bell'aspetto che le riappare, questa volta per possederla e quindi dichiararsi apertamente prima di scomparire al termine del connubio ("Mi chiamo Lucifero sorella, mi chiamo Satana, Mephisto... quando mi desideri pensami. Ricordati che io sarò tuo per sempre"). Ormai del tutto sconvolta, suor Maria inizia ad avere visioni che la inducono gradualmente verso il peccato (il ritratto di un Papa assume ai suoi occhi forma diabolica) e sempre con maggior frequenza incrocia civette, serpenti e gatti neri - oltre alla mela tentatrice - nei posti più impensabili. Confusa e turbata ma sessualmente disinibita, tenta prima di sedurre il piccolo Marcello, un pastore che vive nei paraggi, quindi suor Clemenza quando si presenta nella sua camera per farsi curare una ferita. Suor Maria orienta al suicidio la sorella di colore e si reca a casa del piccolo Marcello con intenzione di indurlo a fare sesso. Il respingimento da parte del ragazzo la obbliga a compiere il primo delitto, seguito immediatamente da quello dell'anziana nonna convivente. Posseduta (?) dal diavolo, ormai non trova più la forza di reagire e prosegue il suo cammino votata alla causa del Male, intenzionata a prendere il posto della madre badessa.
"È impossibile descrivere l'aspetto dei reprobi, sebbene sia certo che quelli che appartengono alla medesima associazione infernale, siano pressoché uguali: in genere, sono spaventosi e quasi senza vita, come orribili cadaveri viventi; certuni sono neri, certi altri splendono come fiaccole; molti sono coperti di foruncoli, di piaghe; al posto del viso hanno delle orribili maschere pelose, oppure ossee, con i denti distorti o assolutamente assenti; i corpi di tutti sono animaleschi, mostruosi."
Forse il più celebre horror messicano, omaggiato da Robert Rodriguez (o meglio: dallo sceneggiatore Quentin Tarantino) nel film Dal tramonto all'alba nel nome del personaggio interpretato da Salma Hayek (Santanico Pandemonium). Diretto da un cineasta importante nella cinematografia locale, Gilberto Martinez Solares (1906 - 1997), regista dalla lunga carriera con oltre 160 titoli in curriculum. Titoli di ogni tipo ma tutt'altro che horror, genere che affronta in questa specifica circostanza per la seconda e ultima volta, dopo aver diretto il manieristico La casa del terror (1960). Nel caso de La novizia indemoniata, Solares tratta il tema diabolico apparentemente con metodo convenzionale, attribuendo ai personaggi aspetti, comportamenti e psicologie come da prevedibile tradizione occulta e fantastica. Solo a una visione superficiale dicotomico e manicheo, il film in realtà può essere letto anche in chiave realistica sulla falsariga razionale alla Jekyll & Hyde o come naturale reazione della protagonista alla vita illogica e apparentemente assurda di clausura (ci si riferisce qui al contesto storico con ambientazione medievale), vissuta fra le tristi mura di un convento al cui interno un'aberrante madre superiora promuove azioni rituali da "Psychopathia sexualis" alla von Krafft-Ebing. Appare chiara la posizione del regista contro arcaici e retrogradi atteggiamenti fideistici suggeriti da un tipo di fanatismo pericoloso (per se stessi e per il prossimo) come può esserlo quello religioso spinto all'eccesso. Questo aspetto impegnato (assieme al tema più volte trattato del razzismo, vittima la monaca di colore) [1] - abbinato alla convincente recitazione della virginale protagonista, a una notevole fotografia e a scenografie particolarmente efficaci - è quello che rende La novizia indemoniata un gradino sopra la media rispetto ai molti horror con ambientazione conventuale.
Come nunsploitation poi il film assume la forma di precursore, essendo sostanzialmente estremo per l'epoca e non tanto per i nudi della graziosa Cecilia Pezet ma per l'approccio a situazioni davvero scabrose, tipo la seduzione nel letto (con masturbazione sotto alle lenzuola) del pastore minorenne. Martinez Solares, con buona competenza tecnica, dà corso a un film imprevedibile e follemente stravagante, con ripetuti e strani colpi di scena, culminanti in un finale oggi apparentemente più (il)logico e comprensibile rispetto al tempo di realizzazione. Non c'è dubbio che si tratti di un bel lungometraggio, nel quale risaltano sia l'adeguata analisi psicologica della tormentata protagonista, sia non banali allusioni su un luogo che dovrebbe essere benedetto, eppure coinvolto da deriva morale che lo fa diventare simile all'anticamera dell'inferno. La filosofia rivoluzionaria alla base de La novizia indemoniata non dà adito al dubbio: in quelle anguste camerette decorate con quadri di santi e crocifissi in bella vista ad ogni angolo, dove il saluto tra sorelle suona più o meno "Ave Maria santissima, concepita senza peccato", non c'è spazio per la soddisfazione corporale, per i piaceri carnali (nè a tavola, tantomeno nel letto), per la ricerca di un miglioramento personale; ma c'è però posto per il peccato peggiore, quello messo in atto tradendo il quinto comandamento (non uccidere). Dio e il diavolo, in questa circostanza, sembrano convivere sotto lo stesso tetto. Come facce di una stessa medaglia, come identità simboliche, rappresentative di necessari e naturali orientamenti etici dell'individuo che può - se costretto in condizione di dittatura morale e di annichilimento soggettivo - mutare comportamento consapevolmente ora in una (il Bene), ora nell'altra (il Male) direzione. Film dunque che anticipa un filone di genere in continua evoluzione, composto da titoli anche recenti che ne sembrano a suo modo remake aggiornati, riveduti e corretti (nel senso paradossale di più censurati) all'attuale contesto storico. Tra gli ultimi esemplari, ad esempio, si possono ricordare St. Agatha, Welcome to mercy, Il convento - Heretiks e The nun - La vocazione del male.
[1] Dopo l'ennesimo maltrattamento subito da parte della madre superiora, la monaca di colore confessa a Maria: "Ho scelto questa vita per paura. Essere una negra è la mia tragedia. I miei genitori erano schiavi. Io sono nata schiava. Venni in convento per sfuggire dai maltrattamenti, invece qui è peggio. Non dovevo nascere."
Citazioni
"Il demonio che sta dentro di me, ci sta per mia libera scelta. Non posso temere l'Inferno, fino a che io sono l'Inferno. Salirò al cielo, quando io lo deciderò. Edificherò il mio trono accanto alle stelle. Sarò pari a Dio. Non lo servirò mai: lui obbedirà a me. Distruggerò quello che Dio padre creò. Schiavizzerò tutti i santi del Paradiso, quelli che lo stesso Spirito Santo aveva illuminato. Prenderò quelli consolati dal perdono di Dio e li porterò con me. Li trascinerò nelle ombre più nere dell'Inferno."
(Suor Maria)
"Signore, se ti ho adorato solo per timore dell'Inferno, fammi bruciare nell'Inferno; e se ora ti adoro nella speranza del Paradiso... cacciami, ti prego. Però, se ti adoro per te stesso, abbi pieta di me. Non negare ad una peccatrice la tua santa intercessione."
(Suor Maria)
"Prima di condannarti, ti sottoporranno a mille tormenti. La tua gola sarà dilatata da un imbuto, e vi faranno passare piombo fuso fino a riempirti interamente. Le tue carni saranno squarciate e rese infette. Le tue urla riecheggeranno per tutta la valle."
(Satana)
"Gli abitanti dell'Inferno non restano nell'imperfezione. Laggiù tra il fuoco, i vapori e l'acqua, respirano la giusta atmosfera per raggiungere le delizie della vita."
(Satana)
"Il demonio, che conosce ancor meglio di noi le dannose conseguenze degli scrupoli, ne suggerisce la materia con artificio, e prende cura di mantenerne l'effetto con una profonda malizia."
(Jacques Joseph Duguet)
La novizia indemoniata (Gilberto Martinez Solares, 1975) - Info
F.P. 14/12/2021 - Versione visionata in lingua italiana - come Satanico Pandemonium (La sexorcista) / durata: 84'55"
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