In un isolato villaggio di montagna nella Macedonia del XX secolo, una giovane strega uccide accidentalmente un contadino. Ne prende allora le sembianze per vedere com'è la sua vita, accendendo così in lei la profonda curiosità di sperimentare nuove esistenze dentro i corpi degli altri.
Orrorifico corporale con tanto di trasmigrazione di visceri in ambiente rurale che sviluppa vari temi: stregoneria, identità, patriarcato, gelosia, subalternità femminile, misandria(?), desiderio di procreazione, integrazione sociale. Una favola nera con voce fuori campo e pochi dialoghi. Fotografia pallida e grigia. Non per tutti.
Orrorifico corporale con tanto di trasmigrazione di visceri in ambiente rurale che sviluppa vari temi: stregoneria, identità, patriarcato, gelosia, subalternità femminile, misandria(?), desiderio di procreazione, integrazione sociale. Una favola nera con voce fuori campo e pochi dialoghi. Fotografia pallida e grigia. Non per tutti.
Ogni lei trascorsa, di cadavere in cadavere (“Che cosa non è strano? Che cosa non lo è?”), è un tassello di questo Apprendistato alla Vita (uno dei migliori film del 2022).
Lo sfondo rurale contadino unito a vari riti sciamani e accoppiamenti sessuali dona al film un'alternativa agli horror abituali...direi promosso (la Rapace appare in un piccolo ruolo).
"Non sarai sola" è un horror rurale che si articola alla maniera di una favola in nero tramandata di generazione in generazione. La messinscena è pulita, così come la regia che non eccede nella rappresentazione dell'orrore. Al posto di un fare a tratti didascalico, una più marcata essenzialità narrativa avrebbe conferito un fascino più autoriale.
Opera stravagante e originale, molto ben calata in un contesto rurale, e in un tempo passato, che potrebbe essere molto apprezzata tanto quanto totalmente disprezzata. A seconda della sensibilità (e dell'età) del pubblico. Una favola "nera", recitata e girata in maniera esemplare.
Premesso che dibattiti ed elucubrazioni sul cosiddetto/definito (?) “Elevated/Prestige Horror” mi appassionano tanto quanto quelli sulla Cancel Culture (in effetti esiste una cancel culture: è costituita da me medesimo che vorrei cancellare dalla faccia della Terra ogni discorso che la tira in ballo), su cosa distingua le Brioche dai Croissant o se sia meglio il… leggi tutto
In terra macedone nei primi decenni dell'800, il passo agile e felpato di un gatto anticipa la venuta di una creatura satanica piena di ardore e bramosia nei confronti dei fanciulli in tenera età.
La strega si chiama Maria, e la sua attenzione si rivolge verso una neonata e la madre che la sta allevando. Quest'ultima, impaurita alla vista del volto macerato e sanguinolento della… leggi tutto
E il test di Bechdel - disorientato, in sovraccarico e in cortocircuito - muto.
• GirlHood (Musica).
1. Cat Power (Charlyn "Chan" Marshall) 2. (Hannah) "Aldous" Harding 3. Rachele Bastreghi / 1 (a…
In terra macedone nei primi decenni dell'800, il passo agile e felpato di un gatto anticipa la venuta di una creatura satanica piena di ardore e bramosia nei confronti dei fanciulli in tenera età.
La strega si chiama Maria, e la sua attenzione si rivolge verso una neonata e la madre che la sta allevando. Quest'ultima, impaurita alla vista del volto macerato e sanguinolento della…
1, 2, 3! O meglio: 1, 4, 9! Ovvero: la Compagnia dei Numeri Primi (al quadrato).
Vale a dire: in "attesa" del "Goncharov" - qui & qui - di Martin Scorsese & Matteo JWHJ0715, eccovi un'altra inutile lista …
Premesso che dibattiti ed elucubrazioni sul cosiddetto/definito (?) “Elevated/Prestige Horror” mi appassionano tanto quanto quelli sulla Cancel Culture (in effetti esiste una cancel culture: è costituita da me medesimo che vorrei cancellare dalla faccia della Terra ogni discorso che la tira in ballo), su cosa distingua le Brioche dai Croissant o se sia meglio il…
C'era una volta - tanto, tanto, tanto -, tempo fa, un'anziana zitella di nome Maria (Anamaria Marinca). Viveva di stenti, nella miseria, in un remoto villaggio macedone. I turchi predarono dei loro piccoli averi i residenti, massacrando i ribelli. In quel tragico contesto, i genitori di Maria riuscirono a farle incontrare un uomo, un promesso sposo. Pregustando solo un pizzico…
È già uscito ieri e in un solo giorno ha salvato il fine settimana e forse anche l'intero mese di luglio: non si è supereroi per niente. Stiamo parlando ovviamente di Thor: Love and Thunder,…
Da un nom de plume (Margherita Diamante) per (nella finzione cinematografica) il porno (nota a margine: mettere in cantiere una mini-playlist di almeno 5 titoli mainstream su Sibel Kekilli) a un alter ego forse sin…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (6) vedi tutti
Orrorifico corporale con tanto di trasmigrazione di visceri in ambiente rurale che sviluppa vari temi: stregoneria, identità, patriarcato, gelosia, subalternità femminile, misandria(?), desiderio di procreazione, integrazione sociale. Una favola nera con voce fuori campo e pochi dialoghi. Fotografia pallida e grigia. Non per tutti.
commento di bombo1Orrorifico corporale con tanto di trasmigrazione di visceri in ambiente rurale che sviluppa vari temi: stregoneria, identità, patriarcato, gelosia, subalternità femminile, misandria(?), desiderio di procreazione, integrazione sociale. Una favola nera con voce fuori campo e pochi dialoghi. Fotografia pallida e grigia. Non per tutti.
commento di bombo1Ogni lei trascorsa, di cadavere in cadavere (“Che cosa non è strano? Che cosa non lo è?”), è un tassello di questo Apprendistato alla Vita (uno dei migliori film del 2022).
leggi la recensione completa di mckLo sfondo rurale contadino unito a vari riti sciamani e accoppiamenti sessuali dona al film un'alternativa agli horror abituali...direi promosso (la Rapace appare in un piccolo ruolo).
commento di ezio"Non sarai sola" è un horror rurale che si articola alla maniera di una favola in nero tramandata di generazione in generazione. La messinscena è pulita, così come la regia che non eccede nella rappresentazione dell'orrore. Al posto di un fare a tratti didascalico, una più marcata essenzialità narrativa avrebbe conferito un fascino più autoriale.
commento di Peppe ComuneOpera stravagante e originale, molto ben calata in un contesto rurale, e in un tempo passato, che potrebbe essere molto apprezzata tanto quanto totalmente disprezzata. A seconda della sensibilità (e dell'età) del pubblico. Una favola "nera", recitata e girata in maniera esemplare.
leggi la recensione completa di undying