Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
"What If", "Sliding Doors" e tante altre espressioni di questo tipo si sprecano parlando di questa pellicola, nella quale la difficoltà per lo spettatore sta nel recuperare mentalmente quello che è successo prima, dato che le storie sono quattro e continuano ad intrecciarsi, accavallarsi e scambiarsi. Il film segue una propria logica che logica non è, pone una domanda alla quale non dà alcuna risposta e nemmeno fornisce gli strumenti allo spettatore perché se la dia da solo. Il cast è quello che è: Martari appare impacciato e suscita un sottile disagio, la Gioli con i suoi occhi inquietanti puzza di sceneggiato televisivo lontano un miglio, la Pastorelli è un po' ingessata, Maggio se la cava meglio degli altri se non altro per la sua verve naturale. La sensazione è che in sede di soggetto si sia voluto strafare, scegliendo un tema già trattato da altri ma esasperandolo per differenziarsi dalle pellicole precedenti, con un approccio "famolo strano" che conferisse al film una patina artistica. Peccato, ritenta, sarai più fortunato.
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