Regia di Alessio Maria Federici vedi scheda film
Esiste davvero l'anima gemella? Se lo domandano una sera a cena due coppie di amici. Nell'attesa, i padroni di casa raccontano di come andò la serata in cui fecero incontrare quattro single, due donne e due uomini.
Su uno script di Martino Coli, Alessio Maria Federici (suo il notevole Maradonapoli) allestisce uno spumeggiante racconto aprendo continue sliding doors nelle possibili traiettorie sentimentali dei quattro protagonisti: false partenze, gravidanze inattese, tradimenti e priorità professionali sono i perni attraverso i quali si snodano le potenziali combinazioni tra i quattro (contemplando solo quelle etero), tutti professionisti d'alto bordo intorno alla trentina (una matematica, un direttore editoriale, un avvocato e un'anestesista) che vivono al centro di Roma. Allo spettatore uno degli assemblaggi possibili probabilmente sembrerà più adeguato dell'altro, ma la sceneggiatura non sembra preoccuparsene e usa l'interrogativo di partenza come un McGuffin per attrarlo nelle giravolte di un racconto governato dal caso che non è sempre facile da seguire e che patisce tanto lo scarto tra la Pastorelli, perennemente in repertorio Grande Fratello, e il resto del cast, quanto un eccesso di product placement che, oltre alla pasta Rummo e ai PC della Apple, arriva a reclamizzare persino il magnifico romanzo di Nicola Lagioia, La città dei vivi, consegnando allo scrittore un cameo.
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