Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Sonic 2

di obyone

4 stelle

Il signore degli anelli è tornato per una nuova avventura. Sonic, il più celebre tra i ricci, non è il prodotto dell'evoluzione della specie bensì un bizzarro essere alieno dalla parlantina sciolta, le scarpe da ginnastica e il manto di un vivido blu elettrico. I suoi lunghissimi aculei contengono tanta di quell'energia da rendere inutile il gas della Russia ma acchiapparlo per sfruttarne le potenzialità energetiche è un'impresa che richiede uno spirito indomito. Ne sa qualcosa il dottor Robotnik che grazie ad un anello era stato spedito in un pianeta di funghi giganti alla fine della prima avventura. Per sua fortuna conservava uno di quegli aculei pulsanti energia trasparente che unito al suo vivido intelletto lo avevano rimesso in pista.

Nel secondo episodio ritroviamo il logorroico animaletto insieme all'uomo delle ciambelle e alla sua fidanzata veterinaria, diventati, ormai, amici e genitori, nell'amena e un po' nascosta località boscosa di Green Hills. Ritornato sulla Terra Eggman si scontra con Sonic per la vendetta definitiva ma c'è una volpe a due code, tale Tales, pronto ad aiutare il riccio a disfarsi del malvagio scienziato e ad impedirgli di appropriarsi dello smeraldo del potere che un'antica mappa vuole essere custodito proprio sul nostro egocentrico pianeta. Oltre alla determinazione di Sonic e all'intelligenza di Tales, "l'aculeo" della bilancia è Knuckles un'echidna rosso e poco loquace che alla parola preferisce velocità e pugni vigorosi.

Sonic 2 è piuttosto movimentato. Cambia frequentemente lo scenario strizzando l'occhio alla saga di Indiana Jones di cui ripropone una discesa in snowboard tra le montagne (della Siberia?!?) e la caduta del masso gigante che, rotolando dietro ad Eggman e Knuckles, ricorda l'epilogo dei "Predatori dell'Arca Perduta". Come spesso succede, in operazioni di questo tipo, ci sono effetti speciali a profusione e tanta azione. Il resto, però, lascia a desiderare. Cambiano i baffi di Jim Carrey che sembrano il risultato di troppe tazze di caffè mentre non cambia la serie interminabile di mossette, smorfiette e balletti che caratterizzano il suo pedante personaggio. I dialoghi sono spesso imbarazzanti e l'unica nota di umorismo esce dalla bocca del riccio. La sceneggiatura è piuttosto deludente con l'imbarazzante sequenza siberiana che non farà certo felice Putin e i suoi oligarchi e l'assurda sottotrama del matrimonio di cui si fa fatica a capirne il motivo, specialmente dopo la liberazione di Sonic dalla polizia.

Il regista Jeff Fowler allunga con l'acqua (di mare) il Mai Tai hawaiano non curandosi troppo del montaggio deficitario che finisce per esaltare i continui cambi di scarpe della sposa che prima ha un paio di sneakers e poi sfoggia tacchi e lustrini. L'insistenza sui piedi della morbida Rachel lascia intendere un certo feticismo dell'autore o la volontà di distrarre lo spettatore dall'inconsistenza del film facendogli notare errori messi lì ad arte. Peccato che gli orrori siano le semplificazioni narrative, quelle ad esempio, che portano il film a concludersi a Green Hills. insomma questo secondo Sonic è ben poca cosa. E, come il precedente, e più di quello, si lascia apprezzare in assenza di Eggman, del suo tirapiedi e del vice sceriffo tontolone.

La lezioncina imparata da Sonic sulla responsabilità del potere e quella imparata da Knuckles sulla bellezza dell'amicizia sono, invece, sincere e, spero, abbiano fatto presa tra i numerosi bambini che hanno scelto questo film per passare il pomeriggio con gli amici.

Ed ora avanti con il terzo capitolo.

Charlie Chaplin Cinemas - Arzignano (VI)