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Non aprite quella porta

Regia di David Blue Garcia vedi scheda film

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La recensione su Non aprite quella porta

di alan smithee
7 stelle

locandina

Non aprite quella porta (2022): locandina

NETFLIX

Di fronte all'evidenza, e alla relativa opinabile necessità, di un ennesimo remake della saga nata dalla fantasia truculenta del grande Tobe Hooper, era lecito restare come minimo perplessi riguardo a questa operazione.

Poi però resta sempre il desiderio di farsi tentare (Faccia di Cuoio è un personaggio slasher che assurge agli onori di un supereroe a priori, nonostante le nefandezze della propria opera di bassa macelleria, degna dei non meno rappresentativi e immortali colleghi Michael Meyers e Jason Voorhees), merita sempre , soprattutto quanto venuti a conoscenza che, nonostante il titolo non conceda spazio ad indizio alcuno, in realtà non si tratta affatto di un remake (quello di Marcus Nispel del 2003 tra l'altro non era affatto male, ed ha avuto il merito di lanciare la bellissima Jessica Biel), bensì di una tardiva continuazione.

Sono trascorsi infatti quasi cinquant'anni dalla strage perpetrata nel film capostipite, da parte della famiglia di cannibali annidata tra gli anfratti semidesertici di una periferia americana difficilmente così inquietante in altre circostanze, e ai danni della solita combriccola giovanile di maldestri poco previdenti destinati ad una martirio assai scenografico e a suon di motosega.

Sarah Yarkin, Elsie Fisher, Nell Hudson, Jacob Latimore

Non aprite quella porta (2022): Sarah Yarkin, Elsie Fisher, Nell Hudson, Jacob Latimore

Mark Burnham

Non aprite quella porta (2022): Mark Burnham

Ci troviamo in una località in pieno deserto, che due disinvolti influencer, accompagnati uno dalla bionda avvenente fidanzata e l'altra dalla problematica sorella minore, sopravvissuta anni prima da una strage perpetrata da un folle nella sua scuola, hanno il compito di inaugurare una sorta di outlet da ricavarsi proprio nel luogo fatiscente in cui ebbe origine l'accennato massacro.

Sarà loro il compito di comunicare alla anziana proprietaria che avrebbe già dovuto sloggiare da quel posto.

Ed è proprio quello il momento cardine che genera, a cascata, l'inizio dell'incubo tutto sangue e truculenza, che si rifletterà sul destino di tutti, ma proprio tutti, i partecipanti a quella inaugurazione-asta di assegnazione dei vari lotti da riconvertire ad un utilizzo commerciale.

La vicenda, dopo questa fase preparatoria più originale di quanto si potesse pensare, intraprende poco dopo i consueti percorsi classici dello slasher, che la regia sicura e calibrata dell'esordiente David Blue Garcia riesce a rendere piuttosto galvanizzanti e pieni di tensione. Tale ultima circostanza non impedisce però al film di farsi carico di tutta una serie di sfumature che, in genere, il film d'horror sorvola o trascura per dedicarsi unicamente alla mattanza.

In meno di 80 scattanti minuti invece, la concitata sceneggiatura, tratta da un soggetto a cura del regista e produttore uruguaiano Fede Alvarez (regista del remake di La casa, di Man in the dark e del remake di Millennium) e dell'altro collega uruguaiano e fiso suo collaboratore Rodo Sayagues (quello di L'uomo nel buio, seguito di Man in the Dark, oltre che responsabile delle sceneggiature di tutti i film dell'Alvarez), si cura di mettere in risalto, senza alcuna ostentazione, certe raffinate sfaccettature che passano dalla violenza dilagante che stende vittime innocenti in luoghi pubblici come le scuole grazie all'indiscriminata vendita di armi senza accurati controlli, alla solitudine che crea il mostro.

Mark Burnham

Non aprite quella porta (2022): Mark Burnham

scena

Non aprite quella porta (2022): scena

Latherface infatti è nient'altro che un disadattato che ha imparato, in questi cinquant'anni di silenzio, a mantenere una pacatezza grazie alla presenza di una madre dolce ma determinata a cui rendersi docile e mansueto.

Lo shock di dover assistere impotente ad una agonia così devastante della affezionata genitrice, ravviva la vitalità del mostro, che torna a manifestare ogni suo più devastante istinto, ed anche di più.

La maschera di pelle del mostro è anche un sintomo della necessità di annientarsi come singolo e di assumere la personalità dell'unico essere vivente di cui fidarsi e da cui difendersi.

Tutte sfaccettature sottili che non impediscono al film di concentrarsi sulla mattanza, con scene da scannatoio rituale da manuale, come la strage sull'autobus doverosamente documentata sui social dalle stesse vittime della mattanza.

Nel cast più che funzionale, citiamo almeno la veterana ed unico personaggio realmente noto, ovvero la un tempo avvenente attrice anni '80 Alice Krige, impegnata a rendere i tratti sacrificali della madre di Faccia di Cuoio, l'unica a riuscire a tener testa alla furia del mostro.  

locandina

Non aprite quella porta (2022): locandina

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