Regia di David Blue Garcia vedi scheda film
Agghiacciante horror in grado di offrire un'inarrestabile serie di scene raccapriccianti e realistiche. Fedele alla poetica macabra della serie, eppure estremamente innovativo per via di una sceneggiatura originale. Tecnicamente un gioiello, sconsigliato ai più impressionabili e proprio per questo un vero "instant cult".
Quattro giovani da Austin raggiungono il piccolo e isolato paese di Harlow in Texas, dopo aver acquistato un vecchio orfanotrofio che vorrebbero trasformare in ristorante. Al loro seguito un pullman di amici, invitati per festeggiare. Giunti sul posto, scoprono che un'anziana invalida, assieme al figlio, vive ancora all'interno dell'edificio. Si rivolgono alla polizia, per darle lo sfratto senza accertarsi se l'atto di proprietà sia stato correttamente definito. Per un ritardo della banca, infatti, ufficialmente il passaggio non è stato formalizzato. Costretta ad abbandonare casa e condotta via brutalmente dalle forze dell'ordine, l'anziana donna muore d'infarto. Il figlio, impazzito, massacra i poliziotti e, dopo aver rimosso la pelle dal viso del genitore, la utilizza come maschera. Si dirige quindi ad Harlow, dove l'ignaro gruppo di stranieri sta festeggiando. La superstite Sally Hardesty, sopravvissuta al massacro nel 1973, nel frattempo è diventata un ranger e tenta di contrastare la follia sanguinaria di Leatherface.
"Nell'estate del 1973 a pochi chilometri da Austin, Texas, cinque ragazzi furono aggrediti in modo macabro e raccapricciante da un maniaco non identificato. Gli scioccanti omicidi furono commessi con vari strumenti, tra cui martelli, ganci da macellaio e, cosa più inquietante, una motosega. Delle cinque vittime l'unica sopravvissuta fu Sally Hardesty che, dopo aver parlato con la polizia, non raccontò mai più gli orrori che vide quel giorno. Dopo aver sentito il racconto di Hardesty, gli inquirenti rilasciarono un identikit dell'assassino. Si dice che indossasse una maschera fatta di pelle umana. Tuttavia la sua vera identità rimane un mistero. Per la prossima ora, vi faremo fare un viaggio attraverso uno dei più famosi omicidi irrisolti del Texas."
(Prologo)
Fede Alvarez non si smentisce, essendo uno dei migliori registi attualmente all'opera nel cinema fantastico. Dopo aver realizzato l'ottimo remake de La casa (2013) e l'altrettanto riuscito Man in the dark (2016), scrive e produce questo sorprendente apocrifo di un classico. La storia, ambientata ai giorni nostri, riporta sullo schermo l'unica sopravvissuta - ormai anziana - del massacro avvenuto nel 1973, ponendosi di fatto come sequel del primo film diretto da Hooper. Per il resto offre invece una nuova versione del celebre serial killer, spinto sulla via del crimine dalla prepotenza e dall'ingiustizia tipica dei ricchi e dei prepotenti. Questo aspetto, per così dire, impegnato sul contrasto sociale, si esprime nel film anche con accento sulla tecnologia (l'uso di smartphone in condizioni pericolose), utilizzata dai giovani giunti ad Harlow in maniera arrogante, noncuranti di stravolgere una realtà storica ormai consolidata. Antiche tradizioni locali, vengono spazzate via da supponenti e arroganti estranei, nemmeno legalmente autorizzati ad intromettersi così sfacciatamente in una "proprietà privata". Il tema sociale è presente dunque, ma è destinato ad essere adombrato dalla irrefrenabile e semplicemente perfetta corsa sfrenata all'eccesso. Forte di una regia potente e suggestiva, opera di David Blue Garcia, qui al secondo lungometraggio dopo una lunga esperienza come cineoperatore, The Texas chainsaw massacre 2022 trasporta lo spettatore in un vero e proprio incubo ad occhi aperti, riportando sullo schermo una violenza parossistica ed espressa in dettagli raccapriccianti come, da anni, non era più dato vedere. Tesissimo, ben interpretato e diretto con stile, il film osa spingersi a livelli di rara "poetica" splatter, resa agghiacciante anche dal contributo di effetti acustici estremamente realistici (lo sgorgare del sangue dalle ferite, il rumore agghiacciante delle ossa rotte o delle fratture provocate da dolorosissime mazzate). Sotto questo aspetto, il film raggiunge picchi di inarrivabile fantasia, finendo per sorprendere con un massacro multiplo (sull'autobus) realizzato in maniera spaventosamente realistica. Adrenalinico, oltraggioso, ritmato e con un Leatherface interpretato magistralmente da Mark Burnham - attore che non fa rimpiangere Gunnar Hansen - questo sequel rende onore all'intera saga e non sfigura nemmeno di fronte al capolavoro di Tobe Hooper.
La perplessità di fronte all'idea di un ennesimo titolo su "Faccia di cuoio" cede il posto alla fascinazione del macabro e al catartico effetto che può essere provocato solo dal cinema horror, in tal caso quello migliore. Grazie Netflix, per averci regalato finalmente un film fantastico, come non se ne vedono più ormai da anni.
"Ed Gein pensava di poter preservare l'anima di sua madre mangiando il corpo di donne che le assomigliavano fisicamente."
(Wikipedia)
Trailer
F.P. 19/02/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 83'04") / Data del rilascio internazionale (streaming): 18/02/2022
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