Regia di Steno vedi scheda film
La Vitti e Leroy, con Abatantuono jolly: la commedi(ol)a è servita, ma è davvero poca roba. Un testo dall'impatto poco più che teatrale (soggetto di Aldo De Benedetti, sceneggiatura del regista e del figlio Enrico) e che non offre grandi momenti, decisamente prevedibile e blandamente superficiale. Bravi i due protagonisti, ma il tono sguaiato e volgarotto di Abatantuono (ancora alle prime armi) risuona stonato e rovina l'atmosfera; un lavoro di mestiere per Steno, ormai nella fase discendente - quantomeno a livello artistico, visto che il pubblico è ancora dalla sua parte - della carriera.
Il marito non si dimostra abbastanza presente: la moglie si crede tradita. Per insinuare gelosia nel consorte, finge una storia con la guardia del corpo: girandola di equivoci e lieto fine.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta