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Unbreakable. Il predestinato

Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Unbreakable. Il predestinato

di rocky85
8 stelle

David Dunn (Bruce Willis), ex promessa del football che lavora come guardia della sicurezza allo stadio di Philadelphia, è l'unico sopravvissuto di un tragico incidente ferroviario. E per di più non ha riportato la minima ferita durante il drammatico evento. Un giorno viene contattato da Elijah Price (Samuel L. Jackson), affetto da una rara malattia delle ossa che lo espone a continue fratture, e che crede che David sia un "predestinato", un uomo indistruttibile che potrebbe cambiare le sorti dell'umanità. Dopo l'incredibile successo ottenuto con Il sesto senso, M. Night Shyamalan spiazza tutti i fan che si aspettavano un altro thriller soprannaturale e ricco di tensione. Unbreakable - Il predestinato è invece un film dai ritmi lenti e dilatati, che sovverte le regole del film di genere per raccontarci una sofferta e dolorosa presa di coscienza. Il tema è la tormentata ricerca di un posto nel mondo, che i due protagonisti inseguono in modi diversi, inconsciamente il primo e volontariamente il secondo. Elijah, distrutto da un dolore interno ed esterno che lo rende "diverso" da tutti gli altri, è alla ricerca di qualcuno che sia il suo opposto. "Se esiste una persona come me nel mondo, ad una estremità dello spettro, non può esistere qualcun alto che sia l'opposto di me all'altra estremità? Uno che non si ammali mai, che non si faccia male come succede a tutti noi. Una persona mandata qui a proteggere tutti noi. A difenderci", dice all'incredulo David. Shyamalan procede lentamente tenendo presente questo incontro/scontro e conferisce al film una tensione soffusa e repressa che è soprattutto morale. Bravissimi i due interpreti principali: un Bruce Willis sorprendente per come recita in sottrazione e per come rappresenta dolentemente il cambiamento del suo personaggio; Samuel L. Jackson, più istintivo, trasferisce tutto il dolore di un uomo solo e irrazionale. Unbreakable è un film che cresce ad ogni sua visione, perché lascia allo spettatore una angoscia interiore che non si dimentica. Shyamalan non rinuncia al suo marchio di fabbrica, ovvero il finale a sorpresa che sovverte le regole del film. Ma stavolta il colpo di scena serve soprattutto a restituirci e ad accentuare quel carico di dolore già presente (e latente) durante il film. "Sai qual è la cosa più spaventosa? Non sapere qual è il tuo posto in questo mondo [...] Nei fumetti, il cattivo più temibile è l'esatto opposto dell'eroe, e molto spesso sono amici, come io e te". Elijah avrebbe dovuto capirlo da tempo, quando i bambini lo chiamavano "l'uomo di vetro". Triste e sottovalutatissimo, assolutamente da riscoprire.

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Ultimi commenti

  1. amandagriss
    di amandagriss

    film molto bello, un periodo d'oro era all'epoca quello di Shyamalan :)

    1. rocky85
      di rocky85

      hai ragione... inoltre, ogni volta che lo rivedo mi sembra che diventi sempre più bello. Il finale, poi, mette davvero i brividi per quanto è cupo e amaro... Bellissimo... Purtroppo Shyamalan è sempre stato un pò discontinuo e non è mai diventato quell'autore che si pensava potesse diventare (gli ultimi lavori sono inguardabili). Ciao e grazie per il tuo commento

  2. Utente rimosso (bufera)
    di Utente rimosso (bufera)

    Si afferra se per caso Elija è affetto da osteogenesi imperfetta? ( detta anche la malattia dalle ossa di vetro).Siamo su piani diversi questo è, da ciò che ho avvertito dalla tua appassionata e venata di tristezza recensione, un film di finzione dove si contrappongono due personaggi all'estremo dello spettro. All'estremità dello spettro che Elija invoca putroppo c'è una malattia ancora peggiore (osteopetrosi, ossa di pietra ancora più fragili e con problemi di spazio per il midollo osseo).Ho fatto questo sproloquio per confermare quanto il cinema tocca più o meno consapevolmente i problemi di malattie rare e invalidanti e in proposito
    volevo citarti un biopic molto ben fatto "Michel Petrucciani .body and soul"su un pianista jazz affetto da osteogenesi imperfetta ,con stimmate estreme.L'ho recensito qui qualche anno fa...Se vuoi dargli un'occhiata....ciao P.SChiaro che Bruce Willis non avesse alcuna malattia , ma fosse solo un fortunato fenomeno naturale.

    1. rocky85
      di rocky85

      ciao AnnaMaria è da un pò che non ci si sente, spero tutto bene... Non ho capito bene se il film ti sia piaciuto, sembrerebbe di no, ma vabbè ci può stare... anche a me non piacque molto la prima volta che lo vidi, poi ho cambiato opinione... comunque sì, la malattia di Elijah è la osteogenesi imperfetta, o almeno così viene specificato nel film... ho letto ora la tua recensione sul film su Michel Petrucciani, bella come al solito anche se più ristretta a come ci hai abituato recentemente... Comunque ti ringrazio per l'attenzione e ti saluto con un abbraccio, alla prossima! Ciaoo

  3. Utente rimosso (bufera)
    di Utente rimosso (bufera)

    @rockcy 85. No Rocco ,non ho detto che il film da te recensito non mi è piaciuto, perchè non l'ho proprio visto .mi sono compiaciuta della tua appassionata reensione e hofatto quella domanda sulla malattia per pura curiosità, anche perchè l'estremo da Elija invocato è anch'esso un a malatia ( l'osteopetrosi come già ho scritto)Al di là della parapsicologia di Shyamalan, del quale ho molto apprezzato The sixth sense, ho sottolineato come l cinema faccia conoscere e negli aspetti piùcoinvolgenti le malattie più rare...scusa se mi sono spiegata male.

    1. rocky85
      di rocky85

      figurati Anna Maria, forse mi sono spiegato male io, in realtà cercavo di capire dal tuo sentito commento se il film ti fosse piaciuto o meno... quindi se non l'hai visto puoi sempre rimediare ahahaha! Ti ringrazio come al solito per i complimenti... Ciao a presto

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