Regia di M. Night Shyamalan vedi scheda film
Sotto sotto, questo potrebbe essere il capolavoro di un eroe dei fumetti insieme a Il Cavaliere Oscuro di Nolan. Ma purtroppo non ci siamo. Shyamalan opta per la successione di diversi e gravi incidenti che materializzano il film in un non so che di vero e puro terrorismo. Le tecniche usate dal regista statunitense di origini indiane sono senza ombra di dubbio originali e composte da un mordente che fa rendere più vera la trama. Quest'ultima è abbastanza semplice nel suo essere: un uomo di una quarantina d'anni è in crisi matrimoniale ed è scampato alla morte più di una volta uscendone indenne. Un altro incidente tra due treni. Ancora unico superstite. Un appassionato di fumetti scopre i suoi poteri speciali e lo contatta per fare amicizia e sconfiggere il male. Ma il male si nasconde in un altra persona. Tutto l'amore per il cinema, Shyamalan l'ha dimostrato con il suo capolavoro, ovvero The Village. Questo film gira intorno a una figura di un mezzo supereroe, mezzo perchè di voli à la Superman o potenza micidiale à la Spider-man non ce n'è, infatti qui Shyamalan si discosta dai toni thriller-horror che riprenderà in seguito. La tecnica usata da Shyamalan nel film è il photofinish, molto in voga di questi tempi. L'acqua è la paura solita del supereroe, ovvero una cosa che non ti aspetti. E' più usata la piscina come risorsa di acqua per il cattivo. Un intellettualità sopprimente e voluta dallo stesso Shyamalan. Ma se nel vicolo finisci ti prendono a botte... Infatti questa scelta è azzardata tanto che Bruce Willis finisce per sbattere la testa contro il muro o il ragazzino troppo appassionato non è altrattanto troppo bravo. Bruce Willis il dominatore (non dell'aria), Samuel Jackson ancora più sopra di lui (l'unico che convince davvero nel film) e tutti gli altri sono muli che si devono inchinare a loro. Manco ci fosse una parte più simbolica delle altre... Se poi ci aggiungiamo dei dialoghi non proprio incalzanti la minestra è pronta. Nel finale si riprende un pò tanto che con le scritte enigmatiche finali si pensi che sia una storia vera. Ma purtroppo (o forse meglio) non lo è. E se Shyamalan continua così non pago più il pedaggio richiesto per i suoi film. Ovvero un sacchetto per vomitare sui pochi film brutti che ha fatto. Non avrà forse letto tutte le leggi di Murphy. Mistero.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta