Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
Il 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, è anche la notte più lunga di tutto l’anno. E in questa notte, molte storie d’amore possono avere una svolta decisiva. C’è un uomo che incontra una ragazza su un treno e non riesce a trattenere le emozioni, c’è una donna che fugge nella notte da se stessa e dalla vita quotidiana, ci sono altre due donne che verificano l’amore per il compagno e quello per le generazioni future. C’è addirittura una barboncina che se ne va con un bastardo. Tutto questo nella notte plumbea che avvolge Torino, vista come una città impersonale. Diretto da Luciano Emmer (un regista importante del dopoguerra, per l’acume e la spontaneità di film come “Una domenica d’agosto” e “Le ragazze di piazza di Spagna”), “Una lunga lunga lunga notte d’amore” non corrisponde alle aspettative che il suo ritorno al cinema poteva suscitare. Il cast è piuttosto usurato dai luoghi comuni di troppe apparizioni (Isabelle Pasco, Ornella Muti, Giancarlo Giannini, Marie Trintignant), lo stile strizza l’occhio a una modernità di maniera, dialoghi e musica sono eccessivi e avvolgenti. Non basta amare il melodramma con i suoi estremi per non accorgersi dell’andamento faticoso e prevedibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta