Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
IL ritorno del ritorno; Emmer era già tornato al cinema con Basta ci faccio un film ed aveva partecipato nelle vetrinette di un film di Avati.
Le figure femminili prevalgono sempre nella struttura del suo cinema, ed anche qui, diviso in varie episodi, sono nettamente in risalto, obliando i personaggi maschili mettendoli fuori campo o ridotti solo ad un breve apparizione a margine.
Le storie non sono tutte interessanti ed originali, e qualcuna si perde nell’incompiutezza, forse anche voluta.
La scelta degli attori ha dovuto fare i conti con la forza di coproduzione, ma ha accettato solo facendo parlare anche gli attori francesi o altro in italiano, anche se alle volte la cosa sa di bizzarro, viste le situazioni.
Si segue con leggerezza, tutto il film, completamente in notturna, e si percepisce l’amore che questo grande regista, critica postuma parte.., aveva per il cinema. Una cosa è certa, l’età che aveva al momento che girava non la si notava ed infatti è morto giovanissimo, anche se a 92 anni
Un serie di trame bene intrecciate
UN ritorno con la voglia di cinema, con una sceneggiatura più mirata il film aveva colpito meglio
Per me , figurativamente, è il suo migliore film
Attore di routine e qui lo conferma
Non mi convince cin le sue pseudo durezze
Rinnovata nel look, ma non in un ruolo ben definito e lei reagisce di conseguenza
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