Regia di Joel Schumacher vedi scheda film
Una drag queen e un poliziotto a New York. La città è quella delle strade diseredate del Lower East Side e di un albergo pulcioso al cui confronto il “million dollar” hotel wendersiano sembra un condominio di lusso. Walt Koontz (De Niro) è un poliziotto in pensione, medaglia al valore, un debole per il tango, omofobo. Rusty (il Philip Seymour Hoffman di “Happiness” e “Magnolia”) è una “ragazza” rotonda con bigiotteria pesante e vestiti di lamé, leader di un gruppo di travestiti, estroversi e birichini, che si preparano per l’annuale concorso dei “senza difetti”. Due mondi a parte che trovano una sintonia poco perfetta, fatta di insulti e confidenze, parolacce e solidarietà, quando Walt viene colpito da un ictus e si affida, poco contento, alle lezioni di canto di Rusty per recuperare l’uso della parola. Alle prove tecniche di amicizia si alternano le violenze della banda di uno spacciatore alla ricerca di una grossa somma di denaro rubato. “Flawless”, scritto e girato nel 1999 da Schumacher, è un festival, irritante e noioso, dell’overacting. De Niro, claudicante e con la bocca storta. Hoffman, mossette, occhi spalancati e mani agitate. Si citano cento attrici e non c’è un barlume di cinema. Nessuno crede al proprio personaggio, alcune scene sono orribili e la macchina da presa è il terzo incomodo in questa commedia da camera (due stanzette), semiseria e poco sincera.
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