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Flawless

Regia di Joel Schumacher vedi scheda film

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La recensione su Flawless

di degoffro
2 stelle

Un film fasullo fin dal titolo: altro che senza difetti. Probabilmente con "Batman e Robin" il peggior titolo di Joel Schumacher, regista peraltro mai eccelso. Senza alcun dubbio il punto più basso ed inglorioso nella declinante carriera di un Robert De Niro, qui peraltro con l'aggravante di essere anche produttore con la sua Tribeca, ormai pronto a svendersi al peggior offerente (nello stesso anno in Italia sono stati distribuiti quattro film dell'attore da "Ti presento i miei" a "Men of honor", passando per "15 minutes" e "Le avventure di Rocky & Bullwinkle", tutti non memorabili ma al confronto con "Flawless" quanto meno decenti). C'è una vagonata di luoghi comuni narrativi che ha dell'incredibile. La sceneggiatura, firmata dal solo Joel Schumacher, il che già mette i brividi, è sconcertante nell'accumulare sfacciatamente situazioni abusate senza un minimo di originalità e volgarità a iosa. Se già non è esaltante la vicenda delle lezioni di canto che l'ex guardia di sicurezza Walt Koontz (De Niro), colpito da ictus, deve prendere, suo malgrado, dalla detestata sua vicina di casa drag queen Rusty (Seymour Hoffman), costretta come Michelle Pfeiffer ad inseguire "i suoi pensieri pericolosi" o a comportarsi come Anne Bancroft in "Anna dei Miracoli" (almeno così pensa Rusty), soprattutto nei suoi assai telefonati sviluppi con i due che finiranno per rispettarsi reciprocamente, aiutandosi nel bisogno come due amici inseparabili (il finale è all'insegna di un buonismo senza eguali ed insopportabile per cui dobbiamo volerci tutti più bene), a peggiorare la situazione Schumacher inserisce una confusa e pretestuosa vicenda simil poliziesca, con al centro il bottino di un gangster da recuperare, buona solo ad allungare inutilmente il brodo. I personaggi dei due protagonisti sono il trionfo dello stereotipo e i loro battibecchi tutto fuorché divertenti e/o simpatici. Molti caratteri di contorno sono sconcertanti: da Sonny, l'irascibile fidanzato di Rusty, sposato con due figli, che si rifugia dall'amante solo per raccattare soldi per le sue scommesse, alle donne di Walt, la dolce Tia e la subdola Karen buona solo a chiedergli il denaro per l'affitto dopo avere fatto l'amore con lui (i soldi sembrano essere una vera ossessione per i personaggi del film), dal portinaio Leonard, spia per il boss Mister Z, con anziana madre a carico, alle urlanti amiche di Rusty. Ci sono sequenze davvero orride come quelle relative al concorso "Flawless" o quella della festa per Walt con le drag queens scatenate ed eccitate per l'aitante pizzaiolo, in cui Schumacher riesce a dare il ritratto più squallido, razzista, offensivo ed irritante mai visto sullo schermo di recente del mondo gay. Ma anche la scena in cui i due protagonisti si lasciano andare a reciproche confidenze fino ad arrivare a litigare furiosamente perché Walt accusa Rusty di essersi servito di lui per coprire i suoi interessi è squilibrata e mediocre. In questi casi dovrebbe venire in aiuto la recitazione. Anche qui però c'è da mettersi le mani nei capelli di fronte alle prove ultra manieristiche di De Niro in piena zona "Risvegli" e Philip Seymour Hoffman. Un clamoroso spreco di due talenti per un'operazione becera, futile, noiosa, un mix sbagliato e sguaiato di action, commedia e dramma, di cui viene involontariamente data una calzante definizione dall'amico del protagonista, Tommy, nel vedere quello che succede nell'appartamento del vicino Rusty: "Che spettacolo da baraccone!"
Voto: 3

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