Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Due persone,nessuna colonna sonora,nessun esterno(tranne la sequenza che porta al finale),nessun viaggio o situazione strana.Basta poco per coinvolgerci,basta...parlare.Parlare di noi stessi,come fanno marito e moglie di questo film,dove tutto è messo in discussione all'improvviso.Lui,il marito,fugge dalla sua noiosa(soprattutto sessualmente)vita coniugale,ma è solo una fuga temporanea,un bisogno di cercare,l'ennesimo tentativo di trovare qualcosa di splendido,di travolgente e luccicante sempre di più o almeno mai di meno dell'inizio e non riuscire ad accettare che si trasformi,che diventi comprensione reciproca sullo sfondo della routine quotidiana.Iprotagonisti vivono del lavoro,delle figlie,delle ricorrenze con i parenti e si fanno domande,come tutti,ma forse non c'è mai la possibilità di affondare nell'argomento.Fino a quando tutto si gonfia fino a spingere e chiedere di scoppiare,fino cioè alla crisi.La crisi porta a galla tutto il passato,per quello che si può e si cerca di spiegare cosa c'è che non va,di ricostruire il perchè dell'oggi,così ognuno cerca di darsi delle spiegazioni.Lui voleva più sesso,lei crede di aver sbagliato tutto,fin dall'inizio,si rende conto di non aver mai scelto da se,di non essersi mai ascoltata davvero per capire cosa la facesse stare bene.All'interno forse troveremo la verità e la protagonista ci vede l'incertezza,l'impossibilità di amare ed essere amati,la fragilità di tutto.Ma se l'incertezza è formata da certezze contrastanti,una di queste è di vivere il momento(viverlo e viver-si)e di dare il meglio per quanto si può,per quello che le forze ci danno e gli altri ci permettono ma cercando soprattutto di capire cosa ci fa stare meglio e perchè.Se la realtà è mutevole,incerta e diversificata,perchè non prendere le cose positive di questa "qualità"?Perchè non vivere la diversità,la quantità sconfinata delle possibilità?
Marito e moglie di questo matrimonio del titolo si riscoprono(e si riscopano)tradendo i loro successivi partner,è una soluzione?Si se poi si mettessero di nuovo insieme,ma questo non lo sappiamo e comunque prima di lasciarsi perchè non ricostruire l'entusiasmo e l'eccitazione dall'interno?Perchè non trovare nuovi interessi che coinvolgano entrambi in modo nuovo,magari lasciando,anche solo per un periodo, il proprio lavoro?Bergman ha descritto una soluzione alla(inevitabile?)noia coniugale.Non è l'unica.
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