Regia di Ingmar Bergman vedi scheda film
Opera ambiziosa e non del tutto riuscita. Imperdonabile la durata (quasi tre ore per la versione cinematografica, riduzione rispetto all'originale televisiva), eccessiva soprattutto rispetto agli scarsi contenuti. Per una volta, nel cinema bergmaniano, l'analisi dei personaggi parte dal confronto dialogico: le parole nel film fioccano a tonnellate, le scene sono lunghe, statiche, soprattutto sotto forma di pianosequenza, quasi sempre in interni. Il progetto, ordinato in sei capitoli, è quello di raccontare ascesa e declino di una storia d'amore; di per sè non è particolarmente originale, ma visto da Bergman assume non scontati toni profondi e riflessivi; rimane comunque quel certo non so che di già visto, già saputo, ciò che qualsiasi parabola di coppia può sottintendere.
Una coppia apparentemente perfetta va in crisi per un tradimento di lui; arrivano quindi l'incomprensione, il divorzio, il riavvicinamento, la realizzazione che l'amicizia e l'affetto non si sono mai sopiti.
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