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Il piacere è tutto mio

Regia di Sophie Hyde vedi scheda film

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La recensione su Il piacere è tutto mio

di steno79
7 stelle

"Good luck to you, Leo Grande" diventa in italiano "Il piacere è tutto mio", e già si parte non troppo bene con il titolo; tuttavia si tratta di una commedia che sfiora il dramma insolita, che pone un tema come quello della sessualità della terza età poco trattato, a partire da un incontro quasi impossibile, quello fra una professoressa in pensione che per tutta la vita si è castigata sessualmente con un marito che non amava, e un giovane e disinibito escort. Il film ha una struttura piuttosto teatrale, si svolge quasi tutto nell'appartamento dell'hotel dove la signora attempata incontra per quattro volte l'escort, e si basa moltissimo sul dialogo; nonostante ciò, lo spettatore segue con attenzione e non ha quasi mai cali di interesse, grazie a una buona sceneggiatura che sa scavare in profondità nelle motivazioni psicologiche dei personaggi, con dialoghi effervescenti. A mio parere, il tentativo di affrontare tematiche insolite e forse un po' "spinose" è in buona parte risolto, grazie a un approccio molto franco, libero e privo di moralismi, dove di sesso si parla molto ma, ovviamente, se ne vede poco, quasi tutto nelle ultime scene. Qualche ridondanza è un po' inevitabile data la struttura adottata ma gli attori sono ottimi, in particolare la Thompson che regge con gran mestiere e sensibilità alcune scene per nulla facili, confermando il talento di cui aveva dato ampiamente prova soprattutto negli anni 90, e buono anche l'apporto del newcomer Daryl McCormack. Non mi sembra che il film veicoli contenuti discutibili e probabilmente giova che sia scritto e diretto da donne; la breve durata di 90 minuti in questo caso aiuta, ma non evita qualche momento di stanchezza. Nel complesso, da vedere soprattutto come show della Thompson e per riflettere sulle limitazioni della cultura occidentale in materia sessuale da cui a fatica le nuove generazioni si stanno emancipando.

Voto 7/10

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