Regia di Jaume Collet-Serra vedi scheda film
Partendo dal presupposto che non sapevo nulla dell’eroe (o antieroe che dir si voglia visto il film…) pur considerandomi abbastanza nerd, il film è davvero ben fatto e godibile.
Premesso che è chiaramente un’opera a cui Dwayne Johnson, detto The Rock dagli amici (cioè fan della WWE come me) teneva tantissimo (il suo impegno profuso è enorme), il film ha effetti speciali fantastici, la slow motion usata nel modo giusto e un cast notevole al suo servizio.
Detto di Johnson che regge da solo il film; Brosnan, parte principale della Justice Society sembra divertirsi moltissimo e le battute migliori sono le sue, Aldis Hodge direttamente dalla splendida serie “Leverage” è un ottimo Hawkman e Sara Shahi di “L-Word”, “Life” e soprattutto la seminale “Person of interest” è una splendida citazione di Linda Hamilton di Terminator (o almeno a me ha ricordato tantissimo la sua performance nel cult dell’84).
Affronta anche, in maniera molto leggera e blanda, temi sociopolitici e religiosi (il paese di Black Adam è invaso da una dittatura straniera per lo sfruttamento delle miniere) e di comunicazione (l’eroe non ha una sua “frase da utilizzare contro i nemici” che possa fare presa sul pubblico, come gli fa spesso notare il giovane Amon).
Un film semplice che prende e cita a piene mani i plot di molto cinema anni 80 e anni Zero senza vergogna (la mamma e il figlio contro tutti come Terminator, il ribelle Riddick contro il potere da parte dell’antieroe) e da alcune serie importanti del presente (senza fare troppo spoiler in 2 ore Black Adam capisce quello che in GOT capiscono in 8 stagioni…).
Voto: 7.
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