Roma, anni Settanta. In un periodo di grandi cambiamenti sociali e culturali, la giovane famiglia Borghetti si è appena trasferita in uno dei tanti condomini appena costruiti in città. La scelta si rivela però agrodolce. Nonostante le splendide e ampie vedute della città dal loro appartamento all'ultimo piano, la famiglia non è più così unita come un tempo. Clara e Felice non sono più innamorati ma non riescono a lasciarsi. Clara trova rifugio dalla solitudine nel rapporto con i suoi tre figli. Arianna, la più grande, ha soli 11 anni ma si presenta ai coetanei del quartiere come un ragazzo, spingendo i legami familiari verso un punto di rottura.
Non è un brutto film "L'immensità", funzionano la caratterizzazione d'ambiente e la complicità emotiva tra Arianna e la madre. Ma credo che a limitare il tutto sia una certa piattezza narrativa, è come se i personaggi non uscissero mai dal loro vestito iniziale, che non dessero mai respiro alle loro pulsioni iniziali. Film irrisolto.
Gli intenti sono sinceri, ma a rendere il film un'occasione mancata è una sceneggiatura priva di un vero sviluppo, che sorvola su diversi elementi teoricamente importanti della storia e che rende la struttura drammaturgica debole. L'unica a convincere nel cast è la Cruz, epicentro e collante del film. Voto 6
Crialese è uno dei (pochi) registi italiani contemporanei che molto apprezzo, perché è anche uno dei pochi che dice alcune verità scomode sul nostro paese colla forza di un linguaggio poetico. Non sono documentari i suoi film: le sue denunce, sempre precise e circostanziate, parlano alle emozioni, ci coinvolgono nello sdegno e ci invitano alla solidarietà senza… leggi tutto
L’immensità Italia 2022 La trama: Il film narra la storia intimamente personale di una adolescente Adriana che in realtà si sente un ragazzo intrappolato in un corpo di donna. La recensione: Il nuovo film di Emanuele Crialese autore con un suo stile ed un gusto del racconto di storie estreme e particolarmente suggestive vedi la sua scarna filmografia , ma con tutti film… leggi tutto
L’infanzia di Emanuele Crialese a Roma, attraverso la storia del suo alter ego Adriana, che si sente maschio e si fa chiamare Andrea. In realtà sul film si è creato un grosso misunderstanding, prima che fosse presentato a Venezia: non parla tanto del suo desiderio di transizione di genere - che c’è ed è importante - ma parla soprattutto della madre… leggi tutto
Questa Immensità di Crialese ha valore giusto se riferita al coming out del regista, Emanuela da bambina e col tempo ed operazioni chirurgiche, divenuta uomo. Cinematograficamente invece lascia parecchio a desiderare: una serie di quadretti elementari e sfilacciati dove una famiglia che non lega fin da subito evidenzia più che una madre alla ricerca d’affetto, la Cruz a…
Come al solito, propongo playlist con i Film visti negli ultimi mesi e le Serie TV concluse:
- 2a Space Force;
- 2a+3a+4a Ozark;
- 1a Ratched;
- 6a Peaky Blinders;
- 7a Brooklyn Nine-Nine.
Crialese è uno dei (pochi) registi italiani contemporanei che molto apprezzo, perché è anche uno dei pochi che dice alcune verità scomode sul nostro paese colla forza di un linguaggio poetico. Non sono documentari i suoi film: le sue denunce, sempre precise e circostanziate, parlano alle emozioni, ci coinvolgono nello sdegno e ci invitano alla solidarietà senza…
Crialese è un regista che non ho seguito in modo particolare, ma di cui anni fa apprezzai notevolmente "Nuovomondo", un film originale e coraggioso nell'ambito del cinema italiano. Adesso lo ritrovo con questo "L'immensità", ugualmente coraggioso perché dettato da un'urgenza autobiografica su un tema delicatissimo come quello dell'identità di genere percepita per la…
Crescono i numeri in un weekend di pioggia e con le elezioni che hanno tenuto i cittadini (almeno quelli coscienziosi) nei luoghi di residenza. E per quanto è molto probabile che oggi i risultati degli incassi…
La recente dichiarazione di Emanuele Crialese, regista del titolo, con la quale ha parlato pubblicamente della sua transizione di genere, getta una luce molto più introspettiva su questa pellicola, che fa certamente tesoro di determinate sensazioni ed emozioni provate dal cineasta romano sulla propria pelle.
Anni '60, famiglia romana composta dalla madre Clara (Penélope Cruz), dal…
Ovvero: Il Festival di Venezia 79 ...per tacer del gatto. No, diciamolo subito. Il gran regista filippino Brillante Mendoza non ha partecipato alla… segue
L’immensità Italia 2022 La trama: Il film narra la storia intimamente personale di una adolescente Adriana che in realtà si sente un ragazzo intrappolato in un corpo di donna. La recensione: Il nuovo film di Emanuele Crialese autore con un suo stile ed un gusto del racconto di storie estreme e particolarmente suggestive vedi la sua scarna filmografia , ma con tutti film…
Togliamoci subito il dubbio: no, non ha funzionato. Il fatto che domenica fosse il primo il giorno dell'iniziativa Cinema in festa, con il prezzo del biglietto portato a 3.50 euro, non è servito da incentivo e…
Nel corso dei primi tre giorni della settimana - che comunque non generano mai una grande affluenza, va detto - il film di Gianni Amelio è stato sempre in testa alla top ten quotidiana del box office. È…
Vedendo il nuovo film di Emanuele Crialese si ha la sensazione come di leggere un soggetto e non una sceneggiatura. Di vedere un trailer e non un film completo.
"L'Immensità" è una pellicola che non decolla mai, che affronta un tema delicato come quello dell'angoscia della sessualità, dell'odio del proprio corpo e volontà di farlo sparire, in…
VENEZIA 79 – CONCORSO
Clara e felice sono una coppia borghese in crisi in pieni anni ’70 di un’Italia in fermento immobiliare, protesi in modo risoluto ad andare avanti nel loro rapporto di coppia soprattutto per assicurare la serenità ai tre figli giovani frutto di un loro amore ormai decisamente annacquato e trasformatosi in sopportazione, se non pura indifferenza.…
79ma MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA 2022 – IN CONCORSO
Una famiglia romana anni Settanta, con papà distante e fedifrago, mamma Clara di origine spagnola, dolce, giocherellona ma fragile, e tre figli, un maschio e due femmine all’anagrafe, sebbene la maggiore, Adriana, preferisca farsi chiamare Andrea e manifesti espressioni di…
L’infanzia di Emanuele Crialese a Roma, attraverso la storia del suo alter ego Adriana, che si sente maschio e si fa chiamare Andrea. In realtà sul film si è creato un grosso misunderstanding, prima che fosse presentato a Venezia: non parla tanto del suo desiderio di transizione di genere - che c’è ed è importante - ma parla soprattutto della madre…
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Commenti (5) vedi tutti
Uno dei film italiani più attesi a Venezia79, quest'anno.
leggi la recensione completa di laulillaNon è un brutto film "L'immensità", funzionano la caratterizzazione d'ambiente e la complicità emotiva tra Arianna e la madre. Ma credo che a limitare il tutto sia una certa piattezza narrativa, è come se i personaggi non uscissero mai dal loro vestito iniziale, che non dessero mai respiro alle loro pulsioni iniziali. Film irrisolto.
commento di Peppe ComuneInsignificante
commento di gruvierazBrividi sulla pelle e partenza a mille sulle note di “Rumore” di Raffaella Carra’, un film da vivere ed amare.
leggi la recensione completa di claudio1959Gli intenti sono sinceri, ma a rendere il film un'occasione mancata è una sceneggiatura priva di un vero sviluppo, che sorvola su diversi elementi teoricamente importanti della storia e che rende la struttura drammaturgica debole. L'unica a convincere nel cast è la Cruz, epicentro e collante del film. Voto 6
commento di rickdeckard