Regia di Gennaro Righelli vedi scheda film
Due ufficiali dell'aviazione italiana, fedelissimi amici, vedono vacillare il loro rapporto per via di una ragazza: la sorella di uno dei due, amata dall'altro. La gelosia verrà però spazzata via durante gli eroici combattimenti.
Cinema di propaganda, senza ombra di dubbio, ma soprattutto cinema espressamente estetico, privo di una salda base narrativa e focalizzato sulle acrobazie volanti dei piloti protagonisti. Questo è L'armata azzurra, dell'esperto Gennaro Righelli, un'opera tra le meno note del cineasta e presumibilmente neppure a torto. Perché la pellicola scorre davvero insapore e indolore nei suoi circa novanta minuti, alternando dialoghi altamente retorici e scene ambientate in cielo, con evidente dispendio ingente per la realizzazione delle suddette acrobazie. La sceneggiatura è di Tomaso Smith e di Aldo Vergano; il valore propagandistico è tutto sommato molto lieve e l'intreccio sentimentale che fa da nodo centrale della trama è pretestuoso quanto basta; tra gli interpreti principali Alfredo Morati, Ennio Cerlesi e Germana Paolieri, con ruoli minori riservati tra gli altri anche a Guido Celano, Gino Cervi, Leda Gloria e Paolo Stoppa. Rivisto oggi, un lavoro sicuramente ingenuo e poco significativo, ma artisticamente ben rifinito. 3/10.
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