Thymiane, figlia di un farmacista, è violentata dall'assistente del padre e resa incinta. Il bambino nasce ma muore quasi subito. Thymiane viene rinchiusa in una casa di correzione, da cui evade per lavorare in un bordello. Qui conosce un giovane ma dopo la morte di quest'ultimo ne sposa lo zio, diventando una signora per bene. Melodramma sulla complessa carriera di una ragazza che passa attraverso l'inferno della prostituzione per giungere ai fasti della società borghese: il regista Pabst sarcasticamente dipinge i crimini e misfatti di una società in disfacimento, avvalendosi del fascino morboso della bella e dotata Louise Brooks.
“Diario di una donna perduta” - perfetta parabola - è la conclusione del discorso sulla perdizione che Pabst iniziò con “lulù”, perduta dall’inizio alla fine nell’omonomo film, mentre Thymian qui si perde ma non per colpa sua e per poco tempo, ‘diventa Lulù’ nella seconda parte del film quando appare con il suo famoso caschetto nella ‘casa'.
DENTRO LA FAMIGLIA C’E’ IL MALE MENTRE NELLE CASE DI TOLLERANZA C’E IL BENE?... UN PO’ PIU’ D’AMORE E NON CI SI PERDEREBBE!
Considerato da molti critici uno dei capolavori del muto, "Diario di una donna perduta" è il complementare di "Lulù, il vaso di Pandora" entrambi di Georg Wilhelm Pabst, corrosivo regista esperto della… leggi tutto
Giustamente considerato dalla critica uno dei grandi capolavori del cinema muto, “Diario di una donna perduta” di Georg Wilhelm Pabst rimane nell’immaginario collettivo anche per l’interpretazione di una splendida Louise Brooks protagonista anche di un’altra importante opera del regista come “Lulù, il vaso di Pandora da Wedekind.
Nel girarlo,…
DENTRO LA FAMIGLIA C’E’ IL MALE MENTRE NELLE CASE DI TOLLERANZA C’E IL BENE?... UN PO’ PIU’ D’AMORE E NON CI SI PERDEREBBE!
Considerato da molti critici uno dei capolavori del muto, "Diario di una donna perduta" è il complementare di "Lulù, il vaso di Pandora" entrambi di Georg Wilhelm Pabst, corrosivo regista esperto della…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Niente eufemismi pietosi. Per identificare la professione più antica del mondo - quella che forse vanta anche il maggior numero di appellativi (volgari e non) - meglio andare dritti. Lo ha fatto Ken Russel, non…
Sono 7 film (ed è ovvio che ce ne sarebbero altri) o scene o situazioni filmiche che mi hanno "segnata" :-) scritta di getto quindi,ripeto,con assenze sicuramente degne di note...
Forse il film migliore di Pabst, più ancora di “Lulu”, dove il peso dell’operazione poggiava quasi per intero sul caschetto di Louise Brooks. Qui, invece, nonostante un finale alquanto consolatorio (ma sembra che in origine la storia avrebbe dovuto concludersi con Thynian che diventa proprietaria del bordello), la critica sociale è feroce, sebbene la vicenda, nelle sue linee principali,…
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
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“Diario di una donna perduta” - perfetta parabola - è la conclusione del discorso sulla perdizione che Pabst iniziò con “lulù”, perduta dall’inizio alla fine nell’omonomo film, mentre Thymian qui si perde ma non per colpa sua e per poco tempo, ‘diventa Lulù’ nella seconda parte del film quando appare con il suo famoso caschetto nella ‘casa'.
leggi la recensione completa di marco biVoto 7. [08.12.2012]
commento di PP