Trama
Con l'umorismo e l'autoironia che da sempre lo contraddistinguono, Nanni Moretti racconta il suo impegno politico e cinematografico nel corso del tempo. Il viaggio a ritroso del regista, accompagnato da brevi estratti dei suoi film, è rappresentativo di tutta la sua generazione. Moretti testimonia gli ideali di sinistra dell'Italia degli anni Settanta, quelli dei suoi inizi, e descrive poi la crisi degli stessi valori nel decennio successivo, periodo che ha permesso all'individualismo di assestarsi prima di regnare incontrastato negli anni Novanta grazie anche a Berlusconi, contrastato dal regista sia come cineasta sia come attivista di sinistra. Tuttavia, non è meno critico nei confronti della mancanza di coraggio della sinistra e del suo graduale allontanamento dalla classe operaia.
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