Regia di Brunello Rondi vedi scheda film
Non capisco il basso voto della redazione. La reputo una pellicola capace di tratteggiare l'inestricabile connubio fra religione e superstizione, fede e magia, che vale nelle società arcaiche come in quelle post-moderne. I riti, le credenze, le paure, di una comunità che altrimenti non saprebbe spiegarsi le sventure capitate ad una terra sfortunata (i richiami a Verga e Levi sono palesi) ed alle loro famiglie. Una ragazza, bella, che a causa della sua diversità rimane vittima di un tale clima ed arriva ad impersonificarsi in una posseduta e come tale demonizzata dai compaesani. Il regista mischia un piano appunto antropologico, ad uno intimistico, forse ispirato a Malombra di Fogazzaro, con cui indaga il fenomeno dell'esorcismo e che trova la sua attualità nel crescente numero di preti cattolici oggi (anno 2010) autorizzati dalle curie a scacciare il demonio. Tutto questo in un racconto che richiama le produzioni di Rosi, Germi e la Wertmuller de I basilischi. A me è davvero piaciuto e lo consiglio ai docenti universitari di scienze umane per una lezione cineforum ai loro studenti. Particolarità: Friedkin, ne L'esorcista che girerà dieci anni dopo, gli deve la famosa camminata a ragno di Linda Blair.
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