Un paese è infestato da una maledizione e gli abitanti, superstiziosi, credono che la causa dei loro guai sia una ragazza, forse posseduta dal demonio. Viene inutilmente esorcizzata, poi si innamora di un uomo che però, su di lei, la pensa come i concittadini. Dopo averla illusa sui suoi sentimenti, medita di ucciderla per liberarla una volta per tutte da un male che ritiene soprannaturale e sacrilego.
Note
Dal regista di _Valeria dentro e fuori_ e _I prosseneti_, un gotico italiano senza particolare qualità. La splendida Daliah Lavi però è una presenza che non si scorda, in quegli anni infatti contendeva a Barbara Steele lo scettro di regina del genere.
Bisognerebbe specificare che non è un horror, ma un bell'esempio di dramma meridionale caratterizzato dalla bellissima e abbacinante luce del sud e dei suoi evocativi paesaggi.
Questo film di Rondi è da recuperare perchè possiede senza il minimo dubbio dei momenti di bellezza, a cominciare dalla bella fotografia in bianca e nero che risalta il paesaggio aspro e quasi primordiale della Lucania, la quale fa da sfondo ad una storia violenta dal taglio molto documentaristico, in cui viene analizzata, come suggerita da un antropologo, la superstizione becera… leggi tutto
ANTICIPAZIONE DEL FINALE - Singolare questo film, e non facile da giudicare. In complesso mi sento di dire che non è perfetto, che ha dei difetti ma anche dei pregi. E' dichiaratamente un'indagine religioso-sociologica su certe zone sperdute della Lucania, dove la superstizione la faceva da padrona. Ad essere più precisi, viene mostrata una fede cattolica fortemente adulterata da… leggi tutto
Questo film di Rondi è da recuperare perchè possiede senza il minimo dubbio dei momenti di bellezza, a cominciare dalla bella fotografia in bianca e nero che risalta il paesaggio aspro e quasi primordiale della Lucania, la quale fa da sfondo ad una storia violenta dal taglio molto documentaristico, in cui viene analizzata, come suggerita da un antropologo, la superstizione becera…
Considerato l'anno di uscita è un buonissimo film soprattutto per aver anticipato due grandi cult: L'Esorcista di Friedkin e Non si Sevizia un Paperino di Lucio Fulci. Brunello Rondi, il regista, dirige il film dopo una carriera ventennale da sceneggiatore e da aiuto regista (tra gli altri di Federico Fellini), prodotto, tra gli altri, dal grande Luciano Martino (al suo…
Non condivido assolutamente il voto della redazione.Si tratta di un film-documentario con uno sfondo del nostro sud d'altri tempi,fatto di credenze e stregonerie.Anticipa di parecchi anni il conosciuto L'Esorcista.Non per niente ha vinto un premio importante al festival di Berlino.Da non perdere assolutamente,ammesso che si riesca a vederlo in giro.
Un film tra l'analisi antropologica e il documentario. Le tradizioni lucane e del Mezzogirono in genere sono qui riprodotte molto bene. La Levi ha una bellezza folgorante, ma recita malissimo, peccato. Tuttavia qui troviamo ancora un cinema neo-realista molto forte che l'Italia dovrebbe riscoprire.
lucania, mi pare dove sia stato girato il capolavoro social-thriller dilucio fulci, non si sevizia un paperino. comunque, in un villaggio dove ci sono campi e montagne rocciose con capre e pastori, una giovane e bellissima donna è in preda al demonio. divorata da passione dell'anima e della carne per antonio(che invece sta convolando a nozze con casta ragazza di ben più modesta…
Rondi, fratello di Gian Luigi, grande intellettuale del nostro cinema. Amico e collaboratore di Rossellini e Fellini e ottimo sceneggiatore; qui siamo al debutto nel cinema con un'opera a dir poco singolare e fuori dal contesto del nostro cinema dell'epoca. Una storia malata in cui spicca un'ambientazione veramente accattivante, in Lucania; la superstizione contadina, le fatture, la…
Non capisco il basso voto della redazione. La reputo una pellicola capace di tratteggiare l'inestricabile connubio fra religione e superstizione, fede e magia, che vale nelle società arcaiche come in quelle post-moderne. I riti, le credenze, le paure, di una comunità che altrimenti non saprebbe spiegarsi le sventure capitate ad una terra sfortunata (i richiami a Verga e Levi sono…
ANTICIPAZIONE DEL FINALE - Singolare questo film, e non facile da giudicare. In complesso mi sento di dire che non è perfetto, che ha dei difetti ma anche dei pregi. E' dichiaratamente un'indagine religioso-sociologica su certe zone sperdute della Lucania, dove la superstizione la faceva da padrona. Ad essere più precisi, viene mostrata una fede cattolica fortemente adulterata da…
Rondi, dopo l'apprezzabile esperienza di co-regia con Heusch (Una vita violenta, da Pasolini) dell'anno precedente, siede da solo per la prima volta dietro la macchina da presa e realizza un film impegnativo e dalle tinte cupe; in tal senso va elogiata la fotografia di Carlo Bellero, che dipinge un ritratto fosco e 'maledetto' delle zone rurali del centrosud italiano. Bella ed espressiva la…
Notevole indagine antropologica e cronachistica da parte di Brunello Rondi, che ringrazia l'operato del noto antropologo ed etnomusicologo Ernesto De Martino. L'approccio riesce a coniugare bene l'asciuttezza della narrazione, la serietà e la nettezza della fotografia, la secchezza della terra lucana, con un senso di mistero, inquietudine, e col tormento degli animi, sia…
Per accedere a questa taglist non basta essere cattivi. Bisogna essere diabolici. Bisogna avere le corna, la coda e gli occhi insanguinati. Bisogna ridere sguaiatamente mentre le fiamme ci illuminano il volto. Bisogna…
Quando Satana si manifesta sul grande schermo , brividi varii e riflessioni pensando alla famosa frase che dice che la più grande astuzia del demonio è stata quella di convincere l'uomo della sua non esistenza !!!
Aiuto regista e sceneggiatore, inizia la sua attività fin
dal 1946, prima al fianco di Luigi Chiarini poi collaborando
con altri registi, da Rossellini ("Francesco Giullare di Dio"
ed "Europa 51") a Blasetti…
Ad essere sinceri il film inizialmente non mi ispirava molta fiducia, sicuramente colpevole anche un giudizio negativo sul sito. Invece nonostante alcune immancabili imprecisioni tipiche degli anni '60, qualche piccolo problema di continuità ed un finale non all'altezza del resto del film, il risultato è più che accettabile. Ottima l'interpretazione della splendida Daliah Lavi.
Voto: 7
Nella scheda di film-tv questo film viene definito "gotico", ciò dimostra che non è stato visto da chi ha steso la recensione. Si tratta invece di un interessante racconto (basato su serissimi studi antropologici) sul persistere delle superstizioni in alcune zone arretrate del meridione (in questo caso della Lucania). Da rivedere e rivalutare.
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Commenti (3) vedi tutti
Un'opera imperdibile ,uno dei lavori migliori del regista
leggi la recensione completa di ezioBisognerebbe specificare che non è un horror, ma un bell'esempio di dramma meridionale caratterizzato dalla bellissima e abbacinante luce del sud e dei suoi evocativi paesaggi.
commento di scapigliatoCome si fa a dare mediocre a questo film? Ma l'avete visto?
commento di lonestar