Regia di Sam Peckinpah vedi scheda film
Che peccato dover constatare che anche Peckinpah ha diretto cose non degne del suo nome. The Killer Elite è senz'altro la sua prova minore, quella meno ispirata e probabilmente meno sentita, meno personale e meno coinvolgente. Non bastano certo i due nomi principali sul manifesto ed un manipolo di caratteristi (altrove) memorabili per fare di Killer Elite uno spy movie degno di nota. Il racconto incede faticosamente, inciampando in tempi morti insostenibili, in sequenze tutt'altro che essenziali (nel senso che se ne farebbe volentieri a meno) fino a precipitare nel ridicolo tra mosse di kung fu poco credibili e dialoghi tagliati con l'accetta e impregnati di ideologie (varie, a rotazione).Robert Duvall è stranamente fuori parte, quasi con l'aria di uno che sul set c'è capitato per sbaglio; più intenso Caan, ma il ruolo non gli rende giustizia. Davvero un Peckinpah fiacco, che sembra sforzarsi inserendo battute "impegnate" e discorsi sul potere espliciti ma di terza o quarta mano, negandosi così la poesia che lo contraddistingue. Una piccola macchia in una grande carriera, in parte causata dai problemi con l'alcool e con la droga, oltre alle solite disgrazie con produzione e distribuzione. Non un film da disprezzare, ma senz'altro mediocre.
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