Regia di Luca Miniero vedi scheda film
Un gruppetto di bambini va in treno da Torino a Palermo per una vacanza studio. Ad accompagnarli ci sono il padre e il nonno di uno dei piccoli passeggeri, o almeno: ci dovrebbero essere – perché il treno parte e i due uomini rimangono malauguratamente sul binario. Comincia così una folle rincorsa con ogni mezzo possibile: con altri treni, in autostop, in gommone e perfino in elicottero pur di anticipare l'arrivo del treno dei bambini nelle varie stazioni in cui farà sosta.
Tutti a bordo è una commedia on the road al passo con i tempi del cinema italiano e questo potrebbe sembrare tutt'altro che un complimento, ma così non è: ben vengano infatti opere calibrate sul loro contesto storico-artistico che, come in questo caso, sappiano offrire qualche cosina di più in termini di intrattenimento, di idee, di verve. La sceneggiatura di Michele Abatantuono, Lara Prando e del regista Luca Miniero è ineccepibile sul piano del ritmo e sfoggia una discreta salva di trovate a effetto (si pensi solo alle povere pecore prese per sbaglio a sassate...), contando inoltre su alcuni snodi piuttosto classici (la parte della nonnina che si prende cura dei bambini sul treno, per es.) basati su espedienti ben soppesati: malintesi, doppigiochi e colpi di scena, più o meno forti che siano, sono ben disposti lungo la trama. Cosa non funziona nella pellicola , a questo punto? Una certa prevedibilità, senz'altro, ma anche la scarsa originalità che traspare in alcuni momenti, dovuta fors'anche alla ricerca evidente del pubblico più vasto (situazioni mai scabrose, linguaggio sempre decente, etc.); eppure nel complesso il film è assolutamente piacevole e godibile: ben fatto. E lo si deve anche alle scelte di casting: sono della partita, tra gli altri, Giovanni Storti, Stefano Fresi, Carlo Buccirosso, Gigio Alberti, Giulia Michelini, Alessandro Besentini (di Ale e Franz) e Massimo Ceccherini, nel solito ruolo del folle di turno. 5/10.
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