Olimpia (Stefania Sandrelli) è una leggenda del liscio che a 70 anni rimette in strada il furgone della sua orchestra e parte per un viaggio dalle persone che l'hanno amata e nei luoghi che l'hanno resa una star. Con lei c'è una giovane donna, Maria (Silvia D’Amico), timida e impacciata, appena ingaggiata per farle da autista
Buon film su temi importanti: la vecchiaia, la malattia e la morte (a parte la caduta centrale con Paolo Rossi). Soprattutto decolla nell'ultima mezz'ora quando finalmente si capisce il motivo del viaggio.
Il canto del cigno di Stefania Sandrelli (?) non avrebbe potuto essere più spiacevole: un'operazione di marketing dell'agenda 2030 foraggiato con fondi pubblici (Rai e Regione Emilia Romagna), che si risolve in uno spottone circondato da un nulla che si definisce film.
Inizia con le paturnie di una vecchia babbiona e dei suoi strani compagni di viaggio. Poi l' argomento si fa più interessante ma purtroppo il tutto risulta sonnacchioso.
Le premesse per un solido film c'erano tutte: un'attrice importante, un comprimario (Paolo Rossi) di tutto rispetto, perfino un paio di scene con Vito, e una trama "aperta" che avrebbe dovuto lasciare ampio spazio ai protagonisti. Eppure fin da principio il ritmo è lentissimo, e la recitazione scarsissima. Il personaggio principale manca di verve, e non riesce ad avere presa sullo… leggi tutto
Le premesse per un solido film c'erano tutte: un'attrice importante, un comprimario (Paolo Rossi) di tutto rispetto, perfino un paio di scene con Vito, e una trama "aperta" che avrebbe dovuto lasciare ampio spazio ai protagonisti. Eppure fin da principio il ritmo è lentissimo, e la recitazione scarsissima. Il personaggio principale manca di verve, e non riesce ad avere presa sullo…
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Commenti (5) vedi tutti
Buon film su temi importanti: la vecchiaia, la malattia e la morte (a parte la caduta centrale con Paolo Rossi). Soprattutto decolla nell'ultima mezz'ora quando finalmente si capisce il motivo del viaggio.
commento di Artemisia1593Film coraggioso e bene Interpretato ma da capire.voto.6-.
commento di chribio1Il canto del cigno di Stefania Sandrelli (?) non avrebbe potuto essere più spiacevole: un'operazione di marketing dell'agenda 2030 foraggiato con fondi pubblici (Rai e Regione Emilia Romagna), che si risolve in uno spottone circondato da un nulla che si definisce film.
leggi la recensione completa di Souther78Inizia con le paturnie di una vecchia babbiona e dei suoi strani compagni di viaggio. Poi l' argomento si fa più interessante ma purtroppo il tutto risulta sonnacchioso.
commento di gruvierazUn film molto intenso ed emozionante, attori bravissimi
commento di italoma