Regia di Wisit Sasanatieng vedi scheda film
Horror orientale. Parte bene, ma poi si perde. Modesto
Un nucleo familiare composto da una madre single, Mia e due figli adolescenti, la ragazza Pim e poi Patt, in un contesto orientale. Lei è bella e brava e suscita spesso le invidie delle cheerleader della sua squadra; lui afflitto da un handicap ad una gamba, viene sistematicamente tartassato e bullizzato dal compagno Fame. Una sera, la madre Mia, dirigente d’azienda in carriera, subisce un brutto incidente stradale e finisce in coma; i medici che l’assistono, sono scettici sulla possibilità che si risvegli. I due figli vengono bruscamente destati, nel cuore della notte, da un anziano che si presenta come il nonno, per comunicare la brutta notizia; date le circostanze, invita i ragazzi a trasferirsi temporaneamente a casa sua, dove c’è anche la moglie e nonna dei due; Pim e Patt cadono dalle nuvole, ignoravano l’esistenza di questi nonni materni. I due vecchi sono molto strani. Mai difatti ha sempre tenuto i suoi figli alla larga da loro. Phong è un ex pezzo grosso della polizia ormai in pensione, mentre Wan la nonna sembrerebbe affetta da demenza senile e non fa altro che obbligare Patt ad ingurgitare caraffe di latte; I giorni per i fratelli scorrono angoscianti, nell'attesa spasmodica, che la madre esca dal coma e che loro possano rientrare nella propria abitazione; un giorno i due scoprono un misterioso buco nel muro del soggiorno, un buco misterioso che vedono solo loro. Nell’incipit un cartello aveva annunciato:” In questo mondo tre cose non si possono nascondere: il sole, la luna e la verità", prima che la voce over di Mai, ricordi che "a volte la verità è come un piccolo buco camuffato dall'oscurità: è sempre stato lì, semplicemente non lo vediamo. Ma non appena una luce lo rivela, diventa visibile a tutti e ci spinge a chiederci per quanto tempo è rimasto lì nascosto.” Dunque la chiave di volta della storia è tutta lì, in quel buco dove nascono gli incubi e in cui scivolano come attratti da una calamita maledetta, i due malcapitati protagonisti, che scopriranno a loro spese i segreti e la verità della famiglia. Da tali premesse intriganti, ci si poteva attendere interessanti sviluppi, invece il film non decolla e la regia s’impantana in inutili sottotrame, che appesantiscono la storia allungandola oltremisura, tra frequenti e talvolta telefonati plot twists, la storia procede con lentezza esasperante; gli effetti speciali sono” rudimentali”. La camera a mano, centra i protagonisti con primi piani instabili e repentini cambi di inquadratura , per provare a trasmettere sterilmente, un effetto di straniamento; la colonna sonora non sarebbe male, ma è un tantino invadente; discreta la fotografia con colori saturi; la prova attoriale di tutti gli interpreti è decisamente “sopra le righe” In definitiva è un horror mediocre,che francamente non mi sento di consigliare.
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