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Breezy

Regia di Clint Eastwood vedi scheda film

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La recensione su Breezy

di maso
8 stelle

 

 

 

Sono innocente quando vado in controtendenza, non lo faccio per moda ne per diletto ma per puro spirito freak e gusto personale.

Il cinema di Eastwood mi piace poco nelle sue manifestazioni di banalità strette nei guantoni in mano ad una ragazza, mi piace molto di più quando nel cuore degli anni settanta racconta l'insolito ma sincero sentimento sbocciato fra un grande William

Holden sul viale del tramonto e una tipica hippie che "vedo gente e faccio cose" come Kay Lenz.

"Breezy" è un film che cattura perfettamente quelle atmosfere sentimentali sopra una spaiggia deserta così in voga negli anni settanta, situazioni care ad Allen, Lelouch, Jewison e a quanto pare anche ad Eeastwood che le aveva già assaggiate in un thriller come "Play misty for me", questa volta però la storia è tutta dedicata ad affermare come la vita sia in realtà molto più volatile di quanto immaginiamo e un sentimento verso una persona, per quanto diversa da noi, sia un dono prezioso che va preservato con molta cura e valorizzato senza troppe domande.

Frank Harmon è un ruolo perfetto per Holden: ha quell'aria da ultra cinquantenne ormai senza più sogni che dopo il divorzio vive la sua età nella monotonia della bella e solitaria casa, l'incontro con Breezy lo mette a contatto con il modo di vivere della nuova generazione ma fraintende quel lifestyle come mezzo per scroccare la giornata, in realtà Breezy è l'essenza pura dell'essere hippie, dell'affezionarsi a chi ti è stato messo di fronte dal destino, "Love the one you're with" dicevano Crosby Stills e Nash.

Poco a poco viene contagiato da questa eplosione di spontaneità che si concretizza in una scena che tocca i miei ricordi:

in macchina, dal finestrino, Breezy vede un cane disteso a bordo pista e costringe Frank a fermarsi, l'uomo si arrabia indifferente al tutto, ma la ragazza in lacrime lo zittisce "Per te è solo uno stupido cane.....", forse il problema di questo mondo è che tutti coloro che si affacciano alle sue finestre vedono solo uno stupido cane che nel dubbio se vivo o morto è sicuramente morto.

Proprio li comincia a cambiare Frank e a cambiare il suo modo di vedere Breezy......il cane non era morto.

Inizia un rapporto certo non semplice vista la differenza di età, ma comunque vero, e secondo me quello che conta di più in queste cose è la spontaneità altrimenti non hanno molto senso.

Frank racconta a Breezy perchè non sta più con la molglie "Non so come ma un giorno ho smesso di volerle bene", frase che condivido parecchio, soprattutto il "Non so come".

Alla fine sarà proprio un brutto episodio capitato a una persona cara a far capire a Frank l'importanza e la precarietà dei sentimenti.

Film nelle mie corde e per niente considerato dagli estimatori di Eastwood che gli preferiscono ciarpame costosissimo e pacchiano o buffonate con la chitarra e sparatorie dietro un pullman, in realtà è uno dei film a cui il regista è più affezionato, uno dei pochissimi suoi in cui non compare come attore ma lo si può comunque osservare affacciato alla balaustra nella scena che vede Holden e la Lenz passeggiare nel porticciolo.

 

 

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